“La quercia e il cipresso non crescono l’una all’ombra dell’altro”: La ragazza nell’ombra, di Lucinda Riley.

Nei giorni precedenti si è ripetuto un fenomeno abbastanza singolare e bizzarro: ho rinunciato a delle ore di sonno per portare a termine una lettura. Spinta dalla curiosità, dalla passione, dalla voglia di sapere cosa accade e se ci saranno dei colpi di scena, ho letto il terzo libro della saga delle Sette Sorelle di Lucinda Riley in men che non si dica. La ragazza nell’ombra vede come protagonista Star, Asterope, la sorella meno protagonista tra tutte, quella che parla meno e quella che ha vissuto tutta la sua vita come un’estensione di CeCe, nella sua ombra.

Vi riporto la trama del romanzo:

Silenziosa ed enigmatica, appassionata di letteratura e cucina, Star è la terza delle sei figlie adottive del magnate Pa’ Salt e vive da sempre nell’ombra dell’esuberante sorella CeCe. Fin da piccole le due sono inseparabili: hanno un linguaggio segreto che comprendono solo loro e hanno passato gli ultimi anni viaggiando per il mondo, guidate dallo spirito indomito di CeCe, di cui Star è abituata ad assecondare ogni desiderio. Ma adesso, a solo due settimane dalla morte del padre, CeCe decide che per entrambe è arrivato il momento di fissare un punto fermo nelle loro vite e mostra a Star il magnifico appartamento sulle rive del Tamigi che ha intenzione di comprare per loro. Per la prima volta nella sua vita, però, Star sente che qualcosa in lei è cambiato: quel rapporto quasi simbiotico sta rischiando di soffocarla. E’ ora di trovare finalmente la propria strada, cominciando dagli indizi che Pa’ Salt le ha lasciato per metterla sulle tracce delle sue vere origini: una statuetta che raffigura un gatto nero, il nome di una donna misteriosa vissuta quasi cent’anni prima e il biglietto da visita di un libraio londinese. Ma cosa troverà tra i volumi polverosi di quella vecchia libreria antiquaria? E dove vuole condurla realmente Pa’ Salt? Segreti e destini magistralmente intrecciati formano l’avvincente enigma che Star dovrà decifrare nel terzo, straordinario capitolo della saga bestseller.

Pa’ Salt con la sua morte improvvisa ha voluto dare a tutte le sue figlie adottive la possibilità di ritrovare le proprie origini, di indagare sul proprio passato grazie a degli indizi forniti direttamente da lui: le coordinate sulla pietra armillare, una lettera e una statua. Questo è quello che ha ricevuto Star, un set completo di indizi per cercare una traccia del suo passato, della sua famiglia biologica e trovare il modo di cambiare la propria vita.

Ogni libro della saga è incentrato su una delle sorelle, ma Asterope (Star) è decisamente quella con la personalità meno forte, meno aggressiva. E’ un’amante della letteratura, della cucina e dell’ambiente domestico, al punto da sentirsi in colpa per non desiderare una carriera. Il materiale lasciato in eredità da suo padre le sconvolgerà l’esistenza: dietro alla storia della sua famiglia, ci saranno intrighi di corte, scandali e figli illegittimi. Anche questa volta Lucinda Riley ha saputo unire lo stile di un romanzo alla storia e alla mitologia, creando un romanzo unico nel suo genere: Atlantis, Londra e la campagna inglese rappresentano lo scenario di una storia unica, caratterizzata dalla ricerca di sè stessi e delle proprie radici.

Molto particolare sarà il personaggio di Orlando, il libraio stravagante a cui si rivolgerà Star per andare alla ricerca del proprio passato, scoprendo i diari della sua antenata Flora Mcnichol, e gli scandali nella corte di Edoardo VII. Quale sarà il legame tra la sua antenata e il re? Perché Asterope farà così fatica ad accettare il suo passato e a vivere il suo presente?

Non vi resta che leggere questo terzo capitolo della saga, ormai per me una vera droga… Leggere la saga delle Sette Sorelle crea una forte dipendenza!

Manu