Settembre è uno dei miei mesi preferiti, i colori si raffreddano per poi riaccendersi: esplodono i colori caldi, l’aria profuma di qualcosa che si tramanda da secoli, aspetto la pioggia e il vento, voglio avere la necessità di coprirmi e il piacere di sentire i brividi di freddo. L’autunno è qualcosa di unico, la perdita è naturale eppure diventa bello anche vedere gli alberi che perdono le foglie proprio quando raggiungono l’apice della loro bellezza.
In questo settembre ci saranno tanti libri da annotare, ritorna Banana Yoshimoto, Diego De Silva e la sua raccolta di “minime”, Carofiglio e tanti altri. Vi lascio i titoli più interessanti del mese:
-Su un letto di fiori, di Banana Yoshimoto;
-Sholomance. Lezioni pericolose, di Naomi Novik;
-Gelosia, di Jo Nesbo;
-La metà scomparsa, di Brit Bennett;
-Di chi è la colpa, di Alessandro Piperno;
-Il tesoro dei Romanov, di Clive Cussler;
-I sette mariti di Evelyn Hugo, di Taylor Jenkins Reid;
-Croci rosse, di Sasa Filipenko;
-Tutto perfetto tranne la madre, di Fabio Bartolemei;
-L’isola degli alberi scomparsi, di Elif Shafak;
-La voce della quercia, di Andrew Micheal Hurley;
-Il filo avvelenato, di Laura Purcell;
-America non torna più, di Giulio Perrone;
-Le nostre vite, di Francesco Carofiglio;
-Le ragazze dell’atelier dei profumi, di Charlotte Jacobi;
-Aria, di Nazanine Hozar;
-Lontananza, di Vigdis Hjorth;
-Ivy, di Susie Yang;
-Il suono della montagna, di Yasunari Kawabata;
-Il fuoco di Pandora, di Matteo Strukul;
-Essere un uomo, di Nicole Krauss;
-Le minime di Malinconico, di Diego De Silva;
-Il rospo e la badessa. Venetia 1172, di Roberto Tiraboschi.
Buona lettura
❤
Manu
Su un letto di fiori, di Banana Yoshimoto.

Traduttore: Gala Maria Follaco
Editore: Feltrinelli
Collana: I narratori
Anno edizione: 2021
In commercio dal:
02 settembre 2021
Pagine: 128 p., Brossura
Una bambina trovata su una spiaggia, un paesino a strapiombo sul mare e il mistero della felicità. Un piccolo capolavoro di speranza.
«Tra tutti i personaggi che ho creato, Miki, la protagonista di questo romanzo, è quella che suscita in me la maggiore tenerezza. Vorrei che questo romanzo riuscisse a illuminare anche le tenebre più oscure» – Banana Yoshimoto
Miki è stata trovata su un soffice letto di alghe in riva al mare, e da quel momento in poi la sua vita è stata all’insegna dell’amore. Quello degli Ohira, soprattutto, la famiglia che l’ha adottata, composta da personaggi più o meno bizzarri che gestiscono un bed & breakfast in una cittadina a strapiombo sull’oceano. Miki è così felice da sembrare quasi sciocca ma non le importa, perché ha tutto ciò che si possa desiderare. La sua quiete è però turbata da alcuni episodi inquietanti che Miki non si sa spiegare: una strana signora che si aggira intorno alla loro casa, dei sassi misteriosi comparsi nel vialetto, dei mucchietti di ossa spuntati nel giardino della casa accanto. Insieme alla sua famiglia e al vecchio amico Nomura, Miki imparerà che la vita è più grande di quanto pensasse, che il mondo è molto più ricco di misteri e meraviglie, e scoprirà che l’amore, come l’odio, può essere il motore di storie inattese.
Sholomance. Lezioni pericolose, di Naomi Novik.

Editore: Mondadori
Collana: Fantastica
Anno edizione: 2021
In commercio dal:
07 settembre 2021
Pagine: 264 p., Rilegato
Età di lettura: Young Adult
Con un’impeccabile maestria, Naomi Novik ha creato una scuola che pullula di una magia che non avete mai visto prima e un’eroina così atipica e ricca di sfumature che vivrà a lungo nei vostri cuori e nelle vostre menti.
La Scholomance è una scuola di magia diversa da tutte le altre. Qui non esistono insegnanti né vacanze, e non è possibile riuscire a stringere amicizie disinteressate perché gli unici legami che si possono costruire sono strategici. Soprattutto, è una scuola dove il fallimento è sinonimo di morte certa (sul serio!). Le regole, alla Scholomance, sono drammaticamente semplici: non devi mai aggirarti da solo per i corridoi della scuola. E devi prestare continua attenzione ai mangia-anime, pericolose creature mostruose che si annidano ovunque. Sopravvivere è più importante di qualsiasi voto. Una volta entrato nella scuola, infatti, hai solo due modi per uscirne: diplomarti… o morire! Ma l’ingresso alla Scholomance di una nuova studentessa, El, è destinato a cambiare le carte in tavola e a portare alla luce alcuni segreti dell’istituto. Galadriel “El” Higgins, infatti, è straordinariamente dotata. Forse, tra tutti gli studenti, è l’unica preparata a una scuola tanto pericolosa. Pur non avendo dalla sua un gran numero di alleati – la maggior parte degli studenti la tiene a distanza perché di lei ha molta paura… e perché non è quel che si dice una ragazza amabile – e non incarnando esattamente l’idea di eroina senza macchia, potrebbe senza troppi sforzi evocare un potere oscuro così forte da radere al suolo intere montagne e annientare milioni di persone ignare e innocenti. Per lei, infatti, sarebbe un gioco da ragazzi usare la sua magia per sbarazzarsi una volta per tutte dei mostri che infestano la scuola e che attendono la notte per aggredire e uccidere i suoi compagni. Il problema non proprio trascurabile è che farvi ricorso potrebbe portare alla morte di tutti gli altri studenti…
Gelosia, di Jo Nesbo.

Editore: Einaudi
Collana: Einaudi. Stile libero big
Anno edizione: 2021
In commercio dal:
07 settembre 2021
Pagine: 264 p., Brossura
Ossessione, desiderio, smania di vendetta. Jo Nesbø racconta il preciso istante in cui la passione prende il sopravvento. Storie di uomini feroci, di amanti privi di scrupoli, di destini implacabili. Nell’atmosfera ossessiva e perturbante del maestro del crime scandinavo.
«Il mio angelo nero della morte, la chiamavo. Scherzando dicevo che sarebbe stata la causa della mia morte violenta, che uno dei suoi ammiratori fanatici avrebbe provveduto a togliermi di mezzo. Ma nel mio intimo temevo di piú che un giorno si sarebbe innamorata di uno di quei corteggiatori importuni. Come ho appena detto, sono un uomo mediamente geloso.»
Ossessione, desiderio, smania di vendetta. Jo Nesbø racconta il preciso istante in cui la passione prende il sopravvento. Due fratelli gemelli coinvolti in un triangolo amoroso e un detective, specializzato in casi criminali che hanno la gelosia come movente, chiamato a sbrogliare la questione. Il profondo e improvviso legame tra due passeggeri su un volo per Londra che potrebbe essere l’inizio di una relazione o di qualcosa di molto piú sinistro. Uno scrittore di successo che si ritrova vittima dell’ossessione altrui e riesce a cavarsela grazie al suo talento nel raccontare. Una donna che approfitta della pandemia per vendicarsi di un crimine subito e, insieme, della vita. Storie di uomini feroci, di amanti privi di scrupoli, di destini implacabili. Nell’atmosfera ossessiva e perturbante del maestro del crime scandinavo.
La metà scomparsa, di Brit Bennett.

Traduttore: Martina Testa
Editore: Bompiani
Collana: Narrativa straniera
Anno edizione: 2021
In commercio dal:
1 settembre 2021
Pagine: 400 p., Brossura
Quanto siamo liberi di diventare ciò che davvero siamo rispetto al destino che altri hanno scelto per noi? Brit Bennett mette in scena l’avventura di chi abbraccia le proprie radici e di chi transita verso nuove identità, razziali e di genere, e con questo romanzo ci offre una grande occasione per interrogarci sul mondo che vogliamo, per aprire gli occhi sullo spirito dei tempi. Un romanzo che Barack Obama ha indicato tra i suoi preferiti del 2020.
«Ti seduce con il suo timbro letterario, ti sorprende con i suoi colpi di scena, ti delizia con i suoi affondi psicologici» – Bernardine Evaristo
«Il timbro e lo stile di Brit Bennett ricordano James Baldwin e Toni Morrison» – The Wall Street Journal
Si può fuggire da un luogo, ma non dal proprio sangue. Chissà perché le gemelle Vignes si credevano capaci di entrambe le cose.
Mallard, Louisiana, è il paese dove si è riunita una comunità di neri dalla pelle chiara, «che non sarebbero mai stati accettati come bianchi ma rifiutavano di farsi trattare come neri». In un posto così non passa inosservato il ritorno di Desiree Vignes e della piccola June, la sua bimba, che ha la pelle nerissima. Anni prima Desiree era fuggita da Mallard e da un terribile ricordo, la morte del padre massacrato da un gruppo di bianchi: ma ora per lei il paese rappresenta la salvezza, il luogo invisibile in cui sottrarsi a un marito violento. Desiree, però, non era fuggita da sola ma insieme a Stella, l’inseparabile gemella identica a lei. Non sapevano ancora, le due sorelle, che a New Orleans la sorte le avrebbe divise e Stella sarebbe a sua volta scomparsa. Passano gli anni, June cresce e giunge anche per lei il momento di lasciare Mallard. In California, dove è arrivata per studiare medicina, incontra un ragazzo che una volta si chiamava Therese e una giovane attrice dagli occhi viola: grazie a loro scoprirà il segreto di Stella e, forse, potrà ricucire due destini separati dal razzismo e da un sogno di libertà. Quanto siamo liberi di diventare ciò che davvero siamo rispetto al destino che altri – la famiglia, la comunità – hanno scelto per noi? Brit Bennett mette in scena l’avventura di chi abbraccia le proprie radici e di chi transita verso nuove identità, razziali e di genere, e con questo romanzo ci offre una grande occasione per interrogarci sul mondo che vogliamo, per aprire gli occhi sullo spirito dei tempi.
Di chi è la colpa, di Alessandro Piperno.

Editore: Mondadori
Collana: Scrittori italiani e stranieri
Anno edizione: 2021
In commercio dal:
14 settembre 2021
Pagine: 444 p., Rilegato
Di chi è la colpa è il nuovo, bellissimo romanzo di uno dei più grandi scrittori italiani, vincitore del premio Campiello Opera prima, del premio Strega e, in Francia, del Prix du meilleur livre étranger.
Dare agli altri la colpa della propria infelicità è un esercizio di malafede collaudato, una tentazione alla portata di tutti. Ed è ciò che prova a fare anche il protagonista di questo romanzo. Almeno fino a un certo punto. Figlio unico di una strana famiglia disfunzionale, con genitori litigiosissimi e assediati dai debiti, è stato un bambino introverso, abituato a bastare a se stesso e a cercare conforto nella musica e nei propri pensieri. Cresciuto in una dimensione rigidamente mononucleare – senza mai sentir parlare di nonni e parenti in genere –, sulla soglia dell’adolescenza scopre che naturalmente un passato c’è, ed è anche parecchio ingombrante. Accade così che un terribile fatto di sangue travolga il protagonista facendo emergere i traumi fino a quel momento rimossi. Da un giorno all’altro entrerà a far parte di una famiglia nuova di zecca, in cui inaugurerà una vita di clamorosa impostura. Incontrerà personaggi affascinanti, viaggerà, frequenterà le migliori scuole e svilupperà un’insana passione per la letteratura, sulla scorta del disperato amore verso una cugina eccentrica, amante dei romanzi vittoriani. Ipocrisie, miserie, rancori e infelicità: pensava di esserseli definitivamente lasciati alle spalle, ma dovrà prendere atto che si tratta di veleni che infestano tutte le famiglie. Impossibile salvarsi. In questo romanzo scintillante, trascinante, commovente, Alessandro Piperno compie una magnifica sintesi delle sue identità romanzesche. Torna alla narrazione in prima persona ritrovando l’affabulazione pirotecnica, beffarda, iconoclasta del suo esordio, e la contempera con la vena introspettiva e dolente che percorre Il fuoco amico dei ricordi.
Il tesoro dei Romanov, di Clive Cussler e Robin Burcell.

Editore: Longanesi
Collana: I maestri dell’avventura
Anno edizione: 2021
In commercio dal:
09 settembre 2021
Pagine: 368 p., Rilegato
1918, Russia. L’imperatrice madre sa di non aver alternative: pagare l’enorme riscatto richiesto dai bolscevichi è l’unico modo per salvare la vita dello zar, della zarina e dei loro figli. La Rivoluzione, però, non si ferma davanti a niente: il destino dei Romanov è già segnato. La morte. E il riscatto, un immenso tesoro in gioielli, oro e pietre preziose, sparisce nel gorgo della Storia. Fino a oggi. Grazie a una insolita coincidenza che attira la loro attenzione sulla vicenda, Sam e Remi Fargo cominciano a indagare, scoprendo che durante la Seconda guerra mondiale i nazisti erano riusciti a sottrarre il tesoro ai russi e che quelle immense ricchezze sono finite nelle mani di una pericolosa organizzazione nazista. La missione dei suoi adepti è quella di cancellare decenni di Storia e riprendere da dove i loro antenati si erano interrotti, fondando il Quarto Reich. Mentre i Fargo proseguono la loro ricerca tra Europa, Nordafrica e Sudamerica, capiscono una cosa: stavolta non si tratta solo di una caccia al tesoro. È la loro occasione di smascherare i responsabili di crimini indicibili e, soprattutto, di impedire che quei crimini si ripetano.
I sette mariti di Evelyn Hugo, di Taylor Jenkins Reid.

Traduttore: Giovanna Scocchera
Editore: Mondadori
Collana: Oscar fantastica
Anno edizione: 2021
Formato: Tascabile
In commercio dal:
07 settembre 2021
Pagine: 420 p., Rilegato
Dopo anni vissuti lontano dai riflettori, la ex “divina” di Hollywood Evelyn Hugo, autentica icona della storia del cinema, è finalmente pronta a svelare la sua verità. E anche quella sui suoi sette mariti, naturalmente. Per farlo, sceglie Monique Grant, una reporter semisconosciuta. La più stupefatta è proprio Monique: perché proprio lei? E perché proprio adesso? Si dà il caso che per la giornalista non sia proprio un gran momento: dopo pochi mesi dalle nozze il marito l’ha lasciata, e a trentacinque anni la sua vita professionale sembra già arrivata a un punto morto. L’incarico di scrivere la biografia di Evelyn Hugo potrebbe essere l’occasione che aspettava per dare una svolta alla sua carriera. E così, nello splendido appartamento di Manhattan dell’attrice, Monique ascolta affascinata le parole di Evelyn: dagli esordi nella Los Angeles degli anni Cinquanta fino alla decisione di ritirarsi dalle scene trent’anni dopo, passando per i numerosi matrimoni, l’attrice rivela una storia di feroce ambizione, amicizia inattesa, e un grande amore proibito. Monique si sente sempre più vicina alla leggendaria star: a mano a mano che il racconto di Evelyn si avvicina alla conclusione, appare chiaro che le loro vite sono legate in modo drammatico e ineludibile.
Croci rosse, di Sasa Filipenko.

Traduttore: Claudia Zonghetti
Editore: E/O
Collana: Dal mondo
Anno edizione: 2021
In commercio dal:
1 settembre 2021
Pagine: 186 p., Brossura
Un grande romanzo verità che attingendo agli archivi della Croce Rossa porta alla luce la storia tragica dell’URSS e dei suoi prigionieri di guerra.
«Se volete entrare nella testa della gioventù russa di oggi, leggete i libri di Filipenko» – Svetlana Aleksievič
«Una volta, porgendomi un mio romanzo da autografare, un lettore mi disse di essere un archivista e mi chiese se potevo essere interessato a riceverei documenti storici su cui stava lavorando. Per qualche anno, pur imparando dettagli anche atroci, non ci trovai storie interessanti da sviluppare. Poi un giorno ricevetti una sua telefonata: aveva trovato un paio di lettere che il Comitato internazionale della Croce rossa aveva mandato ai nostri vertici e cui era stato vietato di rispondere. Me ne accennò il contenuto. Nel tempo di una doccia il romanzo era pronto.» È così che nasce la storia di Tat’jana Alekseevna, la protagonista di Croci rosse, ex dattilografa al Commissariato del popolo agli Esteri ora malata di Alzheimer che, per timore di portare con sé il suo segreto, lo rivela pian piano al giovane che si è appena trasferito nell’appartamento di fronte al suo (anche lui con un passato pesante sulle spalle) e che ascolta, prima scettico se non scocciato e poi sempre più coinvolto, la storia di come l’URSS aveva scelto di non curarsi dei suoi prigionieri di guerra e di come riuscì a infierire sulla vita di tante persone come Tat’jana. Filipenko ha ricostruito con cura minuziosa gli scambi epistolari fra la Croce rossa internazionale e il governo sovietico (emersi dall’archivio della Croce rossa di Ginevra e parzialmente riportati anche in coda al romanzo), ma ha saputo soprattutto tradurli in pagine dense di umanità. Tat’jana Alekseevna, suo marito e la loro bambina sono gli unici personaggi inventati della vicenda. Per la Storia, invece, parlano tutti gli altri nomi presenti nel libro.
Tutto perfetto tranne la madre, di Fabio Bartolemei.

Editore: E/O
Collana: Assolo
Anno edizione: 2021
In commercio dal:
29 settembre 2021
Pagine: 128 p., Brossura
Tutto perfetto tranne la madre è il terzo sorprendente capitolo della Quadrilogia della famiglia. Una storia breve che saprà emozionare e far riflettere anche dopo l’ultima pagina.
Quando si è trovato faccia a faccia con un tir fuori controllo, Pietro ha visto tutta la vita passargli davanti agli occhi. C’è un solo problema: la vita che ha visto, non è la sua. Eppure quegli oscuri frammenti di esistenza, riemersi da chissà dove, inizieranno a tormentarlo spingendolo a ricomporre in modo imprevedibile il mosaico della propria vita e a sconvolgere anche le certezze più salde. Bartolomei dimostra ancora una volta di saper raccontare con delicatezza autentici drammi in grado di devastare vite, di segnare destini. Sempre sul filo di un’ironia incalzante che affonda nella malinconia e nella rabbia per poi restituire speranza.
L’isola degli alberi scomparsi, di Elif Shafak.

Editore: Rizzoli
Collana: Scala stranieri
Anno edizione: 2021
In commercio dal:
14 settembre 2021
Pagine: 368 p., Brossura
Pulsano, in questo libro spalancato sulla distruzione e gli esili provocati dalla guerra, colori luminosi e profumi d’erbe e olive nere; il battere delle ali di uccelli di ogni piumaggio; il canto ininterrotto delle fronde di un albero, il respiro sano di un amore e quello fiero della vita.
«Una delle migliori scrittrici al mondo» – Hanif Kureishi
Nata e cresciuta a Londra, Ada Kazantzakis, sedici anni, non sa niente del passato dei suoi genitori. Non sa che suo padre Kostas, greco e cristiano, e sua madre Defne, turca e musulmana, negli anni Settanta erano due adolescenti in quell’isola favolosa di acque turchine e profumo di gardenie chiamata Cipro. Non sa che i due si vedevano di nascosto in una taverna di Nicosia, dalle cui travi annerite pendevano ghirlande d’aglio e peperoncini. Non sa che al centro di quella taverna, testimone dei loro incontri amorosi, svettava un albero di fico. E non sa che l’albero, con le fronde che uscivano da un buco sul tetto, era lì anche quando l’eterno conflitto dell’isola, spaccata in due lungo la «linea verde», si era fatto più sanguinoso e i due ragazzini non erano più venuti. Ora quello stesso albero, nato da una talea trafugata anni prima a Londra, cresce nel giardino dietro la casa di Ada: unico, misterioso legame con una terra dilaniata e sconosciuta, con quelle radici inesplorate che, cercando di districare un tempo lunghissimo fatto di segreti, violente separazioni e ombrosità, lei ha bisogno di trovare e toccare, per poter crescere.
La voce della quercia, di Andrew Micheal Hurley.

Traduttore: Giordano Aterini
Editore: Bompiani
Anno edizione: 2021
In commercio dal:
22 settembre 2021
Pagine: 240 p., Brossura
Una storia gotica, che viaggia tra leggende locali e un presente attraversato dall’orrore, con un finale da mozzare il fiato.
«Autenticamente e meravigliosamente disturbante» – Roddy Doyle
«Hurley si è creato una sua nicchia come brillante scrittore gotico» – Observer
«Un trionfo di inquietudine» – Mail on Sunday
«Uno degli scrittori più interessanti dell’horror contemporaneo» – Independent
«Una lettura mozzafiato, perfetta per una notte buia» – Herald
Non sempre quel che cerchi è anche quel che trovi.
Richard e Juliette devono affrontare il dolore più grande che due genitori possano provare: la morte improvvisa di Ewan, cinque anni. Starve Acre, la loro casa al confine con la brughiera, da cuore di una nuova famiglia è diventata un nodo di dolorosi ricordi. Juliette è convinta che Ewan sia ancora con loro, in qualche forma, e cerca l’aiuto di un gruppo di occultisti per parlare con lui. Richard invece si concentra sul campo di fronte a casa, il campo dove Ewan amava giocare da solo, e avvia gli scavi alla ricerca dei resti di una quercia antica e maledetta. Che nesso c’è fra il passato remoto di quel luogo, teatro di forme di sommaria e brutale giustizia, la strana malattia che si è portata via Ewan, e la sua propensione alla violenza? La terra rivoltata darà forse le sue risposte, ma non saranno quelle che ci si aspetta.
Il filo avvelenato, di Laura Purcell.

Traduttore: Benedetta Gallo
Editore: Mondadori
Collana: Oscar fantastica
Anno edizione: 2021
Formato: Tascabile
In commercio dal:
21 settembre 2021
Pagine: 420 p., Rilegato
Per tutti gli amanti della letteratura gotica, un racconto da brivido dedicato al male celato dietro il volto dell’innocenza.
Gran Bretagna, prima metà dell’ottocento. Dorothea Truelove è giovane, bella e ricca. Ruth Butterham è giovane, ma povera e consumata da un segreto oscuro e terribile. Un segreto che rischia di condurla alla forca. I loro destini si incrociano alla Oakgate Prison, dove Ruth è rinchiusa in attesa di processo per omicidio e dove Dorothea si dedica ad attività caritatevoli; soprattutto, qui la ragazza trova il luogo ideale per mettere alla prova le neonate teorie della frenologia – secondo cui la forma del cranio di una persona spiega i suoi peggiori crimini – che tanto la appassionano. L’incontro con Ruth fa però sorgere in lei nuovi dubbi, che nessuna scienza è in grado di risolvere: è davvero possibile uccidere una persona usando solo ago e filo? La storia che la prigioniera ha da raccontare – una storia di amarezze e tradimenti, di abiti belli da morire – scuoterà la fede di Dorothea nella razionalità e nel potere della redenzione.
America non torna più, di Giulio Perrone.

Editore: HarperCollins Italia
Anno edizione: 2021
In commercio dal:
16 settembre 2021
Pagine: 180 p., Brossura
Scritto in una lingua esatta ed elegante, ricco di scene indimenticabili e capaci di puntare al cuore del lettore, America non torna più è un libro bellissimo e universale.
Un padre e un figlio. Un confronto complicato, sempre. Specie quando tuo padre sembra disapprovare tutto di te, la voglia di divertirti, l’impegno che non riesce a superare una certa soglia, i sogni che non sono supportati dalla vocazione al sacrificio. Eppure i suoi racconti di giovinezza parlano di notti brave, di avventure, di amici dai soprannomi indimenticabili, Godzilla, Karate, America. Già, che fine ha fatto America? Se le domande sono scomode, più dolorose ancora sanno essere le risposte. E rimangono lì, a morire sulle labbra, salvo riemergere a ogni traguardo della vita, a ogni sguardo verso il passato, a ogni prospettiva di futuro. Giulio Perrone per la prima volta abbandona il genere a favore di un romanzo autobiografico, duro e commovente, che racconta il rapporto tra un padre e un figlio, dai primi agli ultimi giorni, quelli di una malattia crudele come le parole rimaste in sospeso. Un rapporto fatto anche di silenzi, incomprensioni, sfide ed emulazioni, differenze e somiglianze, inevitabili e attese, e di amore.
Le nostre vite, di Francesco Carofiglio.

Editore: Piemme
Anno edizione: 2021
In commercio dal:
07 settembre 2021
Pagine: 304 p., Rilegato
«Provò un desiderio improvviso, senza nome. Un improvviso e insensato bisogno di futuro, di tempo da spendere, di minuti.»
Stefano Sartor ha perso la memoria quando aveva diciannove anni, vittima di un incidente che ha distrutto la sua famiglia. Ha ricostruito la sua esistenza, grazie all’aiuto e alla dedizione del nonno. Ma la sua è una vita mutilata, senza infanzia, senza giovinezza. Trent’anni dopo Stefano vive a Parigi, insegna filosofia alla Sorbona, il suo ultimo saggio è diventato un bestseller internazionale, racconta la sua drammatica esperienza, la perdita, il mistero della memoria recisa. Nina ha sedici anni, si muove in un mondo che le appare da sempre estraneo. È una ragazza come tante. Si innamora, in una notte d’estate, davanti a un falò sulla spiaggia, durante una vacanza in Puglia con sua madre. Ma c’è qualcosa, nascosto nel buio. Stefano e Nina sono due anime rotte, erranti, vivono in tempi e luoghi diversi, ma un po’ si somigliano. Esiste un segreto, nelle loro vite, qualcosa che forse li farà incontrare, almeno per un istante. Questa storia è uno squarcio sugli anni luminosi della giovinezza, è un tuffo dove non si tocca, nel flusso dei misteri insondabili che compongono le esistenze. Come essere immersi in un’acqua immobile, e in movimento, che non è mai la stessa. Francesco Carofiglio non fa sconti e non cerca un conforto in queste pagine drammatiche, delicate, potenti. Eppure, incrociando i destini di queste vite spezzate, segna una direzione, per la salvezza, oppure la sogna. E salva magicamente un po’ anche noi.
Le ragazze dell’atelier dei profumi, di Charlotte Jacobi.

Traduttore: Irene Abigail Piccinini
Editore: TRE60
Collana: Narrativa TRE60
Anno edizione: 2021
In commercio dal:
2 settembre 2021
Pagine: 384 p., Rilegato
Due donne, una grande passione, un sogno diventato realtà.
Amburgo, 1897. Sin da piccole, Marie e Anna Carstens hanno la passione per le fragranze floreali e le essenze profumate. Grazie a Berta, un’amica di famiglia, diventata titolare della famosa ditta di saponi Douglas dopo la morte del marito, le ragazze vengono introdotte all’affascinante mondo dei profumi, scoprendo le tecniche e i segreti per ottenere essenze originali e raffinate. Quella passione ben presto si trasforma in un sogno: aprire una profumeria di lusso nel centro di Amburgo. Ma in un’epoca in cui l’unica prospettiva per una donna è quella di sposarsi, ed è impensabile che due ragazze possano fondare la propria impresa, Marie e Anna devono affrontare l’ostilità della madre e la diffidenza del padre. A fronte della delusione per l’infrangersi di un sogno, fortunatamente la nonna le sostiene, anche economicamente. Dopo alcuni viaggi a Parigi e Bruxelles, dove incontrano stilisti e maestri del profumo come Coco Chanel e François Coty, le due sorelle riescono finalmente a realizzare il loro progetto: nel 1910 inaugurano con grande successo la profumeria Douglas, un elegantissimo negozio di fragranze sul Neuer Wall, la via più prestigiosa di Amburgo. Grazie all’accostamento dei profumi all’arte, alla musica e alla letteratura, le ragazze attirano da subito i maggiori esponenti dell’alta società tedesca, creando un punto di riferimento culturale in città, e ponendo le basi di quello che, negli anni, diventerà l’impero delle profumerie Douglas.
Aria, di Nazanine Hozar.

Traduttore: Laura Noulian
Editore: Einaudi
Collana: Supercoralli
Anno edizione: 2021
In commercio dal:
28 settembre 2021
Pagine: 472 p.
Teheran, primi anni Cinquanta. Una notte d’inverno, abbandonata sotto un albero di gelso tra la neve e i rifiuti, una neonata piange. Per Behruz, un umile autista dell’esercito, quel flebile lamento è un canto di speranza che lo invita a cambiare la rotta del destino. Anche se non possiede molto, Behruz non esita a prendere con sé la bambina. La chiamerà Aria, e le offrirà tutto l’amore di cui è capace. Comincia cosí, quasi come una fiaba, il lungo percorso di Aria, un’indomita eroina moderna che attraversa la Storia dell’Iran del Novecento inseguendo la libertà.
«Una saga appassionante sullo sfondo della Rivoluzione khomeinista… “Aria” è “Il dottor Živago” iraniano» – Margaret Atwood
«Un libro splendido. Personaggi e vicende sono descritti in modo cosí intimo e persuasivo che fra le sue pagine ci si sente iraniani. Aria non riguarda solo un luogo e un’epoca precisi, ma anche, e forse soprattutto, le speranze collettive e le aspirazioni personali di chi ha visto la propria vita travolta dagli eventi di un’intera nazione» – Hisham Matar
«Se tu canti un’aria, il mondo saprà tutto di te. Conoscerà i tuoi sogni e i tuoi segreti. I tuoi dolori e i tuoi amori», sussurra dolcemente Behruz alla bambina che tiene fra le braccia. L’ha trovata in un vicolo di Teheran nord, sotto un albero di gelso, tra la neve e i rifiuti, mentre rientrava a casa nella notte gelida. La piccola creatura gemeva, circondata da un branco di cani famelici. Behruz non ha esitato a prenderla con sé, sottraendola a una sorte tragica, ma adesso si chiede cosa potrà offrirle. È un umile autista dell’esercito, abita nella popolare Teheran sud e poi sua moglie, la terribile Zahra, ha già emesso il suo verdetto: con quegli occhi azzurri, simbolo del diavolo secondo la credenza, la bambina non porterà nulla di buono. Behruz è consapevole di possedere poco, ma alla neonata, che battezza Aria, promette tutto l’amore di un padre vero. Nonostante i buoni propositi dell’uomo che l’ha salvata, Aria non vive un’infanzia felice. Approfittando delle lunghe assenze del marito, infatti, Zahra sottomette la bambina alla sua crudele volontà. Gravi maltrattamenti e umiliazioni scandiscono le giornate di Aria, allietate solo dai giochi con l’amichetto Kamran e dai ritorni di Behruz. Quando la situazione precipita improvvisamente, sarà ancora una volta questo devoto padre adottivo a proteggere Aria, affidandola a una signora facoltosa, Fereshteh, che la accoglie con affetto e generosità. Sul tortuoso percorso del destino di Aria si aggiungerà una terza figura materna, la misteriosa Mehri, che sembra custodire la chiave di un segreto sepolto in una notte d’inverno… Aria cresce, studia, stringe amicizie, incontra l’amore, diventa una donna forte e determinata mentre il suo Paese cambia radicalmente: da prospero e cosmopolita, l’Iran si chiude e si piega sempre piú sotto il peso dei conflitti sociali e religiosi. Ma è allo scoppio della Rivoluzione che la vita di Aria, come quella di tutti gli iraniani, si intreccia indissolubilmente alla Storia.
Lontananza, di Vigdis Hjorth.

Editore: Fazi
Collana: Le strade
Anno edizione: 2021
In commercio dal:
23 settembre 2021
Pagine: 300 p., Brossura
Dopo il grande successo di Eredità, il nuovo romanzo di Vigdis Hjorth, la stella della letteratura scandinava. Un rapporto disfunzionale tra madre e figlia scandagliato nelle sue pieghe più nascoste. Una nuova storia di famiglia in cui le bugie, i silenzi e i segreti vengono messi a nudo.
«La più grande storia letteraria scandinava degli ultimi vent’anni» – The New Yorker
«Il suo romanzo migliore a oggi. Una delle più eccezionali e accurate narrazioni sulla perdita mai scritte» – Morgenbladet
«Vigdis Hjorth è tornata ed è al suo apice. Un libro crudo, doloroso, coraggioso, che non scende a compromessi» – Dagsavisen
Dopo trent’anni di assenza Johanna torna in Norvegia e, rompendo il divieto di contattare la famiglia, telefona alla madre, che ora ha ottantacinque anni ed è vedova. Nessuna risposta. Per la famiglia Haug Johanna non esiste più: è morta quando, appena sposata e studentessa di Legge per volere del padre avvocato, ha mollato tutto per diventare pittrice e si è trasferita nello Utah con il suo professore d’arte, con cui ha avuto un figlio. Johanna ormai è un’artista piuttosto affermata, ma anche i soggetti dei suoi quadri scatenano l’ira dei familiari, che vedono in essi una distorsione e una denigrazione ulteriore nei loro confronti, soprattutto per il modo in cui viene raffigurata la madre. Nella mente di Johanna affiorano vecchi ricordi di una donna all’apparenza leggera, spensierata, bellissima, ma quando riesce finalmente a spiegarsi alcuni episodi sconcertanti a cui ha preso parte, capisce che la madre non faceva che nascondersi dietro una corazza di convenzioni. Il lunghissimo silenzio fra le due donne si spezzerà in maniera violenta in un ultimo, spietato confronto.
Ivy, di Susie Yang.

Traduttore: Laura Prandino
Editore: Neri Pozza
Collana: Bloom
Anno edizione: 2021
In commercio dal:
09 settembre 2021
Pagine: 368 p., Brossura
Salutato dalla stampa americana come «Il talento di Mr. Ripley nell’era di Instagram» («Bustle»), Ivy consegna alla narrativa contemporanea un personaggio indimenticabile, prigioniero della fragilità dei suoi sogni e dell’oscurità delle sue ossessioni.
«Susie Yang si inoltra nella guerra di classe, e nei suoi inganni, nel più grande debutto della stagione» – Entertainment Weekly
«L’attraente, serrato ritratto di una giovane donna la cui ossessione per gli aspetti superficiali del successo la conduce nel più profondo degli abissi» – Washington Post
«Un libro favoloso… impossibile da dimenticare» – Joshua Ferris
«Jane Austen mescolata con l’acutezza iperrealista di Donna Tartt» – Irish Times
«Una lettura che produce dipendenza» – Glamour
Ivy Lin è una ladra. Una ladra e una bugiarda insospettabile. Ha l’aspetto di un’esile ragazza asiatica dagli occhi bellissimi, con ciglia folte e nere e gli angoli allungati che affondano morbidamente nella piega delle palpebre, ma sostituirebbe volentieri sè stessa con una versione bionda con gli occhi azzurri. Ivy Lin è, infatti, una ladra e una bugiarda perchè non vuole essere quella che è, una ragazza asiatica negli Stati Uniti d’America. Non vuole la stessa vita di sua nonna Meifei, un’esistenza governata da noia e da regole ferree. Soprattutto, non vuole un marito buono soltanto a procurare un visto ai parenti o una vita rispettabilmente mediocre ai suoi. L’amore per Ivy deve esistere per sè stesso. Deve contemplare desiderio, eccitazione, libertà, avventura. Quando conosce Gideon Speyer, un rampollo di sangue blu del New England, con un ciuffo di soffici capelli biondi che gli scende dalle tempie fino alla sommità delle orecchie, una pronuncia impeccabile e una casa che sembra un castello in vetro e pietra, Ivy crede perciò di aver trovato una via d’uscita al suo mediocre destino. Certo, Gideon non è come Roux Roman, lo sfrontato ragazzo rumeno che affronta la vita a muso duro e che, con quell’aria da cattivo ragazzo, la attrae irresistibilmente. Gideon ha il successo scritto nei geni, è un giovane bianco destinato a un dottorato a Stanford e ad avere il cognome in qualche lista annuale di Forbes. Ma Ivy, dalla sua, ha la furbizia della nonna Meifei, quell’abilità mimetica, quella propensione a fingere tipica di chi non ha niente e vuole tutto. Così, anni dopo, durante una vacanza trascorsa in un lussuoso cottage degli Speyer, Ivy esercita le sue arti e, tra cene eleganti e gite al mare, riesce a farsi accettare da Gideon e dal suo clan. Ma proprio mentre sta per avere quello che ha sempre desiderato, il passato riaffiora, minacciando la vita quasi perfetta per cui ha lavorato così duramente.
Il suono della montagna, di Yasunari Kawabata.

Traduttore: Atsuko Ricca Suga
Editore: Bompiani
Collana: Tascabili narrativa
Anno edizione: 2021
Formato: Tascabile
In commercio dal:
15 settembre 2021
Pagine: 304 p., Brossura
«La notte di luna appariva profonda, e la profondità si estendeva in lontananza, in senso orizzontale. Non era ancora il cielo di agosto, ma gli insetti cantavano già. Si udiva il suono della rugiada che, a goccia a goccia, cadeva da una foglia sull’altra. Poi, all’improvviso, Shingo udì il suono della montagna.»
Apparso nel 1949, è considerato con Il paese delle nevi il maggior romanzo di Yasunari Kawabata, premio Nobel nel 1968 per la letteratura e tra i massimi rappresentanti della narrativa giapponese. Il personaggio centrale del libro è Shingo, uomo sensibile e inquieto, assorto nei sogni e nelle tristezze del passato, nei terrori e nelle premonizioni del presente. Di fronte alla decadenza inarrestabile della sua vita e della famiglia, Shingo si lega sempre più strettamente a Kikuko, la giovane e infelice moglie di suo figlio, una donna dall’intelligenza spiccata, che ha in sé qualcosa di delicato. I misteriosi segnali della natura, il suono della montagna (come un vento lontano o il rimbombo della terra), un riccio di castagna che cade dall’albero mentre vengono scambiate le coppe di sakè rituale sono nella vita di Shingo un incitamento a prendere una decisione. Sotto la superficie di una cronaca famigliare scandita da riferimenti precisi alla vita di ogni giorno, Il suono della montagna è un’elegia esistenziale e insieme una narrazione suggestiva, rivelatrice di un’arte alle soglie di una misteriosa perfezione.
Il fuoco di Pandora, di Matteo Strukul.

Editore: Solferino
Anno edizione: 2021
In commercio dal:
09 settembre 2021
Pagine: 224 p., Brossura
Generose e vendicatrici, sagge e impetuose, Matteo Strukul costruisce in questo libro un vero e proprio pantheon di capostipiti femminili, a cui dà voce di volta in volta per ricostruire i miti fondativi della nostra cultura da una prospettiva insolita e coinvolgente. Un racconto storico appassionante che fa rivivere il mondo antico e le sue protagoniste con la potenza di una narrazione senza tempo eppure moderna, capace di accendere gli animi come il fuoco illumina il buio.
Nella notte che regna sui villaggi degli uomini, Pandora ricorda. Si è esiliata dall’Olimpo per rimediare al dolore scatenato sul mondo dall’apertura del vaso a lei affidato, la trappola di Zeus. Si è data una missione: portare agli umani il fuoco, i suoi usi e le sue storie, dalla magia della Fenice alla sfortunata corsa di Fetonte sul carro del sole, alla battaglia di Ecate, Signora delle Fiaccole, contro il gigante Clizio. Ma quello tra le donne e il fuoco è un legame che non finisce con Pandora. Continua con Pentesilea, amazzone guerriera, forgiata nelle fiamme, perseguitata da una maledizione e destinata ad affrontare Achille sotto le mura di Troia. Con la pira funebre che conclude la vicenda di Didone, regina orgogliosa e abbandonata che si dà la morte dopo la partenza di Enea. Con il diadema e la veste intrisi di fiamme che consumano Glauce, la nuova moglie di Giasone, doni mortali di Medea ripudiata. Generose e vendicatrici, sagge e impetuose, Matteo Strukul costruisce in questo libro un vero e proprio pantheon di capostipiti femminili, a cui dà voce di volta in volta per ricostruire i miti fondativi della nostra cultura da una prospettiva insolita e coinvolgente.
Essere un uomo, di Nicole Krauss.

Traduttore: Maria Federica Oddera
Editore: Guanda
Collana: Narratori della Fenice
Anno edizione: 2021
In commercio dal:
2 settembre 2021
Pagine: 276 p., Brossura
Un caleidoscopio di storie da ogni parte del mondo per affrontare in modo originale argomenti attuali come la violenza, il desiderio, la scoperta di sé, e illuminare gli abissi che separano, a volte, l’universo maschile da quello femminile.
«Il modo in cui Nicole Krauss descrive le sfumature del sesso e dell’amore, delle relazioni e della dipendenza, ricorda l’opera di Natalia Ginzburg nella sua profondità psicologica, nel suo rigore intellettuale» – The New York Times Book Review
«Da una maestra della narrativa, una sorprendente raccolta di dieci storie da tutto il mondo, ognuna una potente dissezione degli spinosi legami che uniscono gli uomini alle donne» – Esquire
«Ogni singolo racconto di Nicole Krauss ha la forza per essere un romanzo a sé» – The Wall Street Journal
«Una brillante prova di talento letterario» – The Boston Globe
Dopo una serie di acclamati romanzi, Nicole Krauss torna a esplorare il tema della memoria, dello sradicamento, della fede, con questi racconti animati da riflessioni incisive e profonde. Un ruolo centrale è ricoperto dalle donne: le protagoniste sono colte in vari stadi della loro esistenza, dall’infanzia alla vecchiaia, passando attraverso l’adolescenza, la consapevolezza della sessualità, o il meraviglioso annunciarsi di una nuova vita. Il punto di vista è spesso spiazzante: nella storia di apertura, ad esempio, una studentessa tredicenne scopre che la sua amica ha avuto un incontro pericoloso con un uomo più vecchio di lei; la stessa studentessa, una volta adulta, osserverà con paura e un pizzico di invidia la reazione della giovanissima figlia agli sguardi degli uomini. I personaggi che popolano queste pagine sono sfaccettati, ci spingono a porci domande scomode: come affrontare il divorzio – sorprendentemente amichevole – dei tuoi genitori? Come gestire l’arrivo di un misterioso sconosciuto che dice di essere tuo padre, quando lo credevi morto da anni? E, in definitiva, che cosa significa essere un uomo ed essere una donna?
Le minime di Malinconico, di Diego De Silva.

Editore: Einaudi
Collana: L’Arcipelago Einaudi
Anno edizione: 2021
In commercio dal:
14 settembre 2021
Pagine: 96 p.
Siediti, apri questo libro, ridi, entra nella testa piú eccentrica che ci sia. Diventa Malinconico in 24 ore.
«Io rimugino tantissimo. Quando cammino. Quando lavoro. Quando faccio l’amore. Soprattutto quando non lo faccio.»
«Spesso la gente non ha le emozioni chiare, altro che le idee.»
«Io faccio eccezione alla teoria del caos. A me, se una farfalla batte le ali a Pechino, non cambia assolutamente nulla.»
«Dicono che la felicità si trova nelle piccole cose. Sapeste l’infelicità.»
«L’amore è uno scambio di colpe.»
Questo sarebbe un libro di massime, ma visto che a pronunciarle è Vincenzo Malinconico, l’uomo che inciampa da fermo, tutt’al piú si può parlare di minime: trecentoquaranta stilettate che compongono un esplosivo prontuario sentimentale. Pur essendo un personaggio a cui capita di dimenticarsi di se stesso, Malinconico ha una voce che non smette di parlarci. La sua saggezza ritorna se siamo a corto di frasi, quando un evento ci mette a sedere, quando la ragione sarebbe dalla nostra parte ma invece di venirci incontro ci ronza intorno. Lungo quattordici anni e cinque romanzi, mentre si complicava la vita, Malinconico non ha mai smesso di darci consigli non richiesti. Quanti di noi se lo sono ritrovati alle spalle, alla fine di un amore o quando ne cominciava un altro, mentre ci guardavamo allo specchio con i nostri sette chili in piú, l’asciugamano avvolto intorno alla vita? E quanti di noi, cresciuti a rock e cantautori, hanno sentito tutt’a un tratto l’incontenibile desiderio di ascoltare Raffaella Carrà? Se leggendo i romanzi di Malinconico ci era sembrato che alcune frasi, come i completi quattro stagioni, potessero adattarsi perfettamente alla nostra vita, avevamo ragione. Per questo le abbiamo sottolineate facendo le orecchie alla pagina. E ora potremo portarcele tutte in tasca in un unico taccuino.
Il rospo e la badessa. Venetia 1172, di Roberto Tiraboschi.

Editore: E/O
Collana: Dal mondo
Anno edizione: 2021
In commercio dal:
1 settembre 2021
Pagine: 299 p., Brossura
Venezia 1172. Mentre la prima epidemia di peste della storia della città flagella la Serenissima, il doge Vitale II Michiel viene assassinato. Molti membri del Consiglio spingono per un cambiamento radicale del metodo elettivo del Doge: non più affidato alla proclamazione diretta del popolo, ma scelto da pochi prescelti. Mentre le fiamme avvolgono la città, si scrive la storia del mondo.
Venezia, maggio 1172. La città è in fiamme, devastata da una sommossa scoppiata dopo la sconfitta della flotta veneta nei pressi di Costantinopoli. Il doge Vitale II Michiel viene assassinato dai rivoltosi sul sagrato della chiesa di San Zaccaria. Di cento galee inviate in oriente ne sono tornate solo diciassette. E con i superstiti è sbarcata anche un’epidemia di peste. La prima di cui si ha notizia nella storia di Venezia. Il compito più urgente è scegliere un nuovo Doge. Intorno a questa nomina si scatenano gli appetiti di tutta la nobiltà veneziana. Sicara Caroso, badessa del monastero di San Lorenzo, donna dalla bellezza inquietante, quando scoppia la rivolta sta recandosi a San Giacomo in Paludo, un convento sperduto nella laguna. Una giovane monaca indemoniata, Persede Gradenigo, figlia di uno dei nobili più in vista della città, è stata trovata affogata in fondo a un pozzo. Le consorelle sostengono che si è tolta la vita, spinta dal demonio che la possedeva. La badessa è piena di dubbi. Ha inizio così un lungo e tortuoso percorso alla ricerca della verità. Negli stessi giorni Venezia si trova davanti a una svolta politica, uno scontro tra “populismo” e “democrazia” ancora oggi attuale. Molti membri del Consiglio spingono per un cambiamento radicale del metodo elettivo del Doge: non più affidato alla proclamazione diretta del popolo, ma scelto da pochi prescelti, selezionati tra i rappresentanti dei cittadini. Un cambiamento epocale che può determinare il futuro della città.