In Spagna è nato un fenomeno editoriale senza precedenti, si tratta di una trilogia con una protagonista molto particolare: si chiama Antonia Scott, ha un quoziente intellettivo di gran lunga superiore alla media, e pensa ogni giorno al suicidio in modo scadenzato, per una durata precisa e in un momento preciso. Difficile non pensare al suicidio, o a cosa accadrebbe se si togliesse il disturbo, e lei lo fa con una freddezza di pensiero e un distacco che le permettono di razionalizzare il gesto più estremo di tutti.
Scrivere e leggere un buon thriller è una rarità, non esiste un genere letterario più difficile da scrivere perché occorrono colpi di scena, dialoghi veloci, monologhi di pensieri, personaggi particolari. Invece, il lettore, vuole la velocità lenta, vuole avere fretta di sapere cosa succederà ma non vuole distaccarsi dalla realtà letteraria che ha vissuto. Per chi è alla ricerca di tutto questo, non potrà fare a meno di iniziare questa trilogia, in Italia siamo sempre in ritardo… Degli altri due volumi non se ne parla, ma iniziate pure da Regina Rossa, e perdetevi nella mente contorta di Antonia.
Antonia parla dei suoi amori, delle sue delusioni e delle sue paure, ma è ancor più divertente leggere cosa pensano gli altri di lei… Proprio come in un dipinto, a volte è più interessante quello che viene raffigurato rispetto al soggetto reale. Peccato che per Antonia Scott, sia tutto magia allo stato puro e che sia reale o meno, è tutto il frutto di una capacità di elaborare informazioni talmente veloce e performante da doversi porre dei limiti.
Vi riporto la trama:

Traduttore: Elisa Tramontin
Editore: Fazi
Collana: Darkside
Anno edizione: 2021
In commercio dal:
1 luglio 2021
Pagine: 430 p., Brossura
Primo capitolo di una trilogia che domina le classifiche spagnole da anni, Regina Rossa è un vero e proprio fenomeno. Preparatevi a conoscere Antonia Scott, la nuova regina del thriller spagnolo.
«I lettori cadranno ai piedi di Antonia Scott. Questo personaggio è senza alcun dubbio la cosa più bella che sia successa al thriller internazionale negli ultimi dieci anni» – ABC
«Juan Gómez-Jurado lo leggono in quaranta paesi e ha venduto milioni di copie. Divertitevi e leggete come se non ci fosse un domani» – El País
«Juan Gómez-Jurado cattura il lettore e non lo lascia più» – Booklist
«Gómez-Jurado è il miglior scrittore di thriller in Europa» – Zenda
«Respira a fondo prima di cominciare a leggere: non ci riuscirai più fino alla fine» – Javier Sierra
Antonia Scott è speciale. Molto speciale. Non è una poliziotta né una criminologa. Non ha mai impugnato un’arma né portato un distintivo. Eppure ha risolto dozzine di casi. Ma è da tempo che non esce dalla sua soffitta a Lavapiés. Dotata di un’intelligenza straordinaria, è stanca di vivere: ciò che ha perso contava molto più di ciò che l’aspetta là fuori. Jon Gutiérrez, quarantatré anni, omosessuale, ispettore di polizia a Bilbao, è nei guai: su Internet circola un video in cui, nell’intento di aiutare una giovane prostituta, introduce nell’auto del suo protettore una dose di eroina sufficiente a mandarlo dritto in prigione. A farli conoscere è Mentor, la misteriosa figura a capo dell’unità spagnola di Regina Rossa: un programma segreto volto alla cattura di criminali di alto profilo in Europa. Così, loro malgrado, Antonia e Jon si trovano a collaborare a un caso spinoso: il cadavere di Álvaro Trueba, il figlio della presidentessa della banca più grande d’Europa, è stato ritrovato in una villa immacolata con un calice pieno di sangue in mano. La stessa notte, anche Carla Ortiz, figlia di uno dei più ricchi imprenditori del mondo, è scomparsa. Entrambe le famiglie hanno ricevuto una telefonata da un uomo che dice di chiamarsi Ezequiel, ma non vogliono rivelare i dettagli della conversazione avuta con lui: evidentemente, ci sono dei segreti così grandi da non poter essere sacrificati nemmeno in nome di un figlio. Chi è Ezequiel? Si tratta di uno psicopatico o dietro c’è qualcosa di più? Per Antonia e Jon scatta così una disperata corsa contro il tempo, tra false piste, pestate di piedi e trappole mortali, attraverso i meandri più oscuri di Madrid.
La ricetta di un buon thriller in realtà, è sempre la stessa; basta dosare bene tutti gli ingredienti, e all’improvviso rovesciare tutto! Juan Gomez-Jurado ha dato vita al miglior thriller che io abbia letto negli ultimi dieci anni, avevo messo da parte questo genere perché non provavo la curiosità e la sorpresa che invece si dovrebbero provare dall’inizio alla fine.
Mentre la trama presenta il classico rapimento, con la suspense delle telefonate, il richiamo all’ossessione religiosa, rovesciando la medaglia invece si trova una mente contorta, poco incline a un dialogo che spieghi esattamente lei chi è, da dove viene, e perché sia così indispensabile al programma segreto Regina rossa (ancora una volta un riferimento diretto ad Alice e al suo rapporto con la Regina, in cui corrono senza muoversi dal punto in cui si trovano).
Adesso, voglio soltanto poter concludere la trilogia. L’attesa ne vale decisamente la pena…
Manu