Oggi 3 febbraio, soltanto ieri mi sembrava gennaio e oggi mi rendo conto di non guardare con abbastanza attenzione il calendario. Infatti, ancora in casa è il 2018 e nessun segno distintivo dell’anno in corso è ancora presente. Quello che mi sento di dire è che il mio tempo scorre molto lentamente, alcune giornate sono dei déja vu, va da sè che questo mi impedisca di vedere una differenza tra una giornata e l’altra.
Ieri sera ho notato con estremo piacere, che sono previste delle uscite editoriali molto interessanti: alcune sono davvero attese e già molto pubblicizzate, altre invece le ho fiutate guidata dal mio istinto, sperando che non faccia cilecca, come ultimamente accade.
Vita su un pianeta nervoso, di Matt Heig (in uscita il 6 febbraio).

E se il mondo in cui viviamo fosse congegnato per renderci infelici? E se invece potessimo fare qualcosa al riguardo?
«Assumere Vita su un pianeta nervoso due volte al giorno, prima o dopo i pasti. Un libro pieno zeppo di saggezza, intuizione, amore e umorismo» – Stephen Fry
«Un libro caloroso, generoso e profondo sulle difficoltà del genere umano oggi. Haig è uno dei più importanti scrittori del nostro tempo» – Dolly Alderton
Il mondo ci sta confondendo la mente. Aumentano ondate di stress e ansia. Un pianeta frenetico e nervoso sta creando vite frenetiche e nervose. Siamo più connessi, ma ci sentiamo sempre più soli. E siamo spinti ad aver paura di tutto, dalla politica mondiale al nostro indice di massa corporea. Come possiamo rimanere lucidi su un pianeta che ci rende pazzi? Come restare umani in un mondo tecnologico? Come sentirsi felici se ci spingono a essere ansiosi? Dopo anni di attacchi di panico e ansia, queste domande diventano questione di vita o di morte per Matt Haig. Che inizia a cercare il legame tra ciò che sente e il mondo intorno a lui. Vita su un pianeta nervoso è uno sguardo personale e vivace su come sentirsi felici, umani e integri nel ventunesimo secolo.
Prometto di amare, di Pedro Chagas Freitas (in uscita il 7 febbraio).

Un romanzo sulle mille forme dell’amore. Un percorso nello straordinario universo delle emozioni e dei sentimenti. Per scoprire che sono loro a guidarci e a fare di noi quello che siamo.
«Prometti di rischiare, di sentire. Prometti di muoverti, tutti i giorni, come un pazzo, inseguendo ciò che desideri, inseguendo ciò che ti fa danzare, saltare, ridere. Nella vita l’importante è restare vivi.»
Sulla panchina, al centro esatto della piazza avvolta dal chiacchiericcio indistinto dei passanti, è seduto un uomo. Sulle gambe un taccuino da cui non si separa mai. Aspetta il momento giusto per aprirlo e annotare gli abbracci più belli di cui è testimone silenzioso. È questo che fa da più di trent’anni: andare a caccia di tutte le braccia che si incontrano e che, quando si stringono, raccontano una storia. La storia del legame inscindibile tra un genitore e un figlio. Quella della riconciliazione tra due fratelli, rimasti separati troppo a lungo. O, ancora, quella della passione che unisce due amanti in un eterno presente da cui non vorrebbero più uscire. Stralci di vita colti in un istante di muta perfezione che parla di amori unici e irripetibili. Perché l’amore è molto più di un segno su un grafico o di una voce nel dizionario. L’amore è un mistero inconoscibile, una dolce pazzia che si insinua in noi per non lasciarci più. È una forza che elude etichette e definizioni, assumendo ogni volta forme diverse: gioia, sogno, felicità. Un balsamo in grado di lenire il dolore e curare le ferite più profonde. Un’esperienza totalizzante che ci costringe a rimettere in discussione le nostre scelte e a trovare il coraggio di mettere a soqquadro il nostro mondo per renderci conto di chi siamo e di quello che ancora abbiamo da dare. E allora, per conoscere questa straordinaria emozione, basta imparare a buttarsi, a rischiare il tutto e per tutto senza pensarci troppo, ad aprire il cuore anche quando nessuno sembra avere la chiave giusta per entrare. Pazzo è chi non si abbandona alle promesse dell’amore.
Dopo Prometto di sbagliare, Pedro Chagas Freitas torna a parlare di sentimenti con uno stile toccante e personalissimo. Prometto di amare è un invito a non arrendersi mai, a cercare l’amore ovunque. L’amore per cui siamo disposti a sacrificare ogni cosa perché ci fa sentire vivi e ci permette di cogliere ogni sfumatura dell’esistenza. Anche la più impercettibile.
Resti?, di Riccardo Bertoldi (in uscita il 12 febbraio).

Abbiamo tutti bisogno di qualcuno che resti. Alla fine, è quello il segreto.
L’amore vero ti mette un tamburo al posto del cuore. Basta uno sguardo, due chiacchiere su una panchina, una parola sussurrata all’orecchio. Basta prendersi per mano: da quel momento, niente sarà più come prima. È questo che succede a Irene: si è appena trasferita a Nosellari, un minuscolo paese che sembra uscito da una fiaba, ed è proprio lì, tra i monti del Trentino, che incontra Andrea, l’amore della sua vita. Insieme sono pura scintilla, due pezzi di puzzle che si incastrano alla perfezione. Sentono che il legame che li unisce ha la forza delle montagne e la saggezza degli alberi: per questo è destinato a essere per sempre. La loro è un’estate fatta di lunghe passeggiate, di baci a fior di labbra, di notti in tenda in mezzo al bosco, a leggere l’uno per l’altra e confidarsi segreti. Poi però arriva l’autunno e Irene sparisce, lasciando Andrea con il cuore accartocciato come le foglie sui marciapiedi. Presto, il ragazzo scopre una verità terribile: la natura, che spesso si porta via le cose più belle e fragili, ha scelto di mettere lui e Irene davanti alla prova più difficile. Ma Andrea sa che certe cose non muoiono mai davvero: si nascondono soltanto, per poi rifiorire al momento giusto. L’amore è così, richiede coraggio, richiede fiducia. E se resti, se sai aspettare, anche il dolore più grande può trasformarsi in un fiore splendente.
Fedeltà, di Marco Missiroli (in uscita il 12 febbraio).

«Che parola sbagliata, amante. Che parola sbagliata, tradimento».
Siamo sicuri che resistere a una tentazione significhi essere fedeli? E se quella rinuncia rappresentasse il tradimento della nostra indole piú profonda? La fedeltà è un’àncora che ci permette di non essere travolti nella tempesta, ma è anche lo specchio in cui ci cerchiamo ogni giorno sperando di riconoscerci. Marco Missiroli lo racconta andando al cuore dei suoi personaggi: lui, lei, l’altra, e l’altro. Noi stessi. Preparatevi a leggere la vostra storia.
«Il malinteso», cosí Carlo e Margherita chiamano il dubbio che ha incrinato la superficie del loro matrimonio. Carlo è stato visto nel bagno dell’università insieme a una studentessa: «si è sentita male, l’ho soccorsa», racconta al rettore, ai colleghi, alla moglie, e Sofia conferma la sua versione. Margherita e Carlo non sono una coppia in crisi, la loro intesa è tenace, la confidenza il gioco pericoloso tra le lenzuola. Le parole fra loro ardono ancora, cosí come i gesti. Si definirebbero felici. Ma quel presunto tradimento per lui si trasforma in un’ossessione, e diventa un alibi potente per le fantasie di sua moglie. La verità è che Sofia ha la giovinezza, la libertà, e forse anche il talento che Carlo insegue per sé. Lui vorrebbe scrivere, non ci è mai riuscito, e il posto da professore l’ha ottenuto grazie all’influenza del padre. La porta dell’ambizione, invece, Margherita l’ha chiusa scambiando la carriera di architetto con la stabilità di un’agenzia immobiliare. Per lei tutto si complica una mattina qualunque, durante una seduta di fisioterapia. Andrea è la leggerezza che la distoglie dai suoi progetti familiari e che innesca l’interrogativo di questa storia: se siamo fedeli a noi stessi quanto siamo infedeli agli altri? La risposta si insinua nella forza quieta dei legami, tenuti insieme in queste pagine da Anna, la madre di Margherita, il faro illuminante del romanzo, uno di quei personaggi capaci di trasmettere il senso dell’esistenza. In una Milano vivissima, tra le vecchie vie raccontate da Buzzati e i nuovi grattacieli che tagliano l’orizzonte, e una Rimini in cui sopravvive il sentimento poetico dei nostri tempi, il racconto si fa talmente intimo da non lasciare scampo.
Tu che non sei romantica, di Guido Catalano (in uscita il 12 febbraio).

Giacomo Canicossa, poeta professionista vivente, di donne ne ha già perse due: Agata, che tre anni fa è partita per le Lontane Americhe, e Anna, che se n’è andata da dieci giorni e gli ha lasciato soltanto una pianta di ficus. Certo, il lavoro va bene: ha un contratto con una Grande Casa Editrice, una editor pazza che lo chiama giorno e notte e un romanzo segreto ad alto tasso di romanticismo con cui spera di vincere il Premio Strega. Ma che senso ha il successo quando manca l’amore? La solitudine è tale che Giacomo inizia a soffrire di allucinazioni: nel suo salotto è comparso un bambino in pigiama, con grandi occhiali e una strana passione per la chimica, che si nutre solo di pizza e Nesquik. Insomma, c’è di che preoccuparsi. Ma Giacomo sa che per tutti i problemi c’è una soluzione infallibile: la fuga. Così scappa a Roma, sedotto dal mondo dorato del cinema, e cerca di dimenticare Anna avventurandosi negli abissi di Tinder… Dopo il successo di “D’amore si muore ma io no”, Guido Catalano torna al romanzo con una storia piena di baci, di poesia, di gatti, di sguardi, ma anche di guerra e di paura, di sesso e di magia. E amore, ovviamente: di amore ce n’è così tanto che perfino tu – proprio tu, tu che non sei romantica – non riuscirai più a farne a meno. Altrimenti, che razza di storia sarebbe?
L’amore finché resta, di Giulio Perrone ( in uscita il 14 febbraio).

Ambientato in una Roma quotidiana, tra l’indolente routine del caffè al Bar Sport e il tifo calcistico, Giulio Perrone costruisce un personaggio cronicamente indeciso, tremendamente reale e irresistibile. Un uomo vero.
Perché anche gli uomini hanno un cuore, dicono.
Quartiere Parioli. Tommaso è in mezzo alla strada, una valigia fatta alla bell’e meglio, l’immancabile abbonamento per la Roma in tasca e nient’altro. Ha quarant’anni e non avrebbe mai pensato di trovarsi improvvisamente senza moglie, casa e lavoro. La vita che Tommaso ha attentamente costruito negli anni, in equilibrio su un lavoro poco impegnativo e poco redditizio (psicoterapeuta per un ristretto numero di scombinati pazienti) e sulla rendita elargita dai facoltosi suoceri, crolla nei pochi minuti in cui sua moglie Lucrezia liquida il loro matrimonio come un completo fallimento. Adesso si ritrova solo, schiacciato da quello che ha fatto, ma soprattutto da quello che non ha fatto. Costretto a tornare ad abitare a casa della madre, in un quartiere popolare, inseguito dai creditori, Tommaso prova a reinventarsi in un saliscendi di equivoci, opportunità mancate e idee geniali non coltivate fino all’ultima, incredibile idea…
Un romanzo agrodolce e ironico che racconta chi scopriamo di essere quando non c’è più nessuno che riflette la maschera che abbiamo indossato per compiacere gli altri.
Anche questa volta ho fatto fatica a stare dentro alla mie stesse regole, ho aggiunto un libro alla mia solita lista (che non ammette più di cinque libri). Devo riconoscere che le uscite interessanti sono tante, le mie sensazioni sono positive e mi sento di dare fiducia agli autori che ancora non ho avuto il piacere di leggere.
Febbraio è il mese dell’amore per l’opinione comune, ed è molto probabile che tutto questo concentrato di amore e romanticismo non sia casuale neanche nel mondo dell’editoria. Sarò antica, ma io nell’amore romantico, in quello alla Jane Austen per intenderci, ancora ci credo e mi piace cercarlo tra le pagine di un libro. Ho sempre pensato che costruire un modello di uomo/donna ideale fosse più facile con una penna tra le dita, anche perché scontrarsi con la reale imperfezione della vita quotidiana non è così piacevole!
Manu
Come al solito, le tue liste di inizio mese sono interessanti! Mi ha folgorata “Vita su un pianeta nervoso”: ha l’aria di essere un libro attualissimo, spero di poterlo leggere! Ed è intrigante anche “Fedeltà”.
Grazie cara ❤️
In questo mese usciranno libri molto interessanti, farò questa lista spesso… Ci sono ottimi libri da segnalare 😘