Le novità di marzo!

Per una volta voglio anticipare e non rimandare. Il fattore tempo inizia a diventare prioritario nel mio ordine di idee, il tempo c’è sempre stato e mi ero illusa di non averne, dunque sto imparando a reinventarmi. Il tempo per il blog, che sto leggermente trascurando, è stato al momento rimpiazzato dal tempo per capire quello che voglio fare veramente. Nella mia vita ho raggiunto tanti risultati, conosciuto persone diventate essenziali proprio grazie a lui, per cui non voglio fare l’ingrata…

Marzo sarà un mese dolcemente amaro, un capitolo importante della mia vita sembra essersi chiuso ma ne sto iniziando un altro ricco di novità. Madame Scaramanzia non mi permette di anticipare in modo dettagliato, ma vi basti sapere che sono diventata una vera esperta della ricostruzione, della ripartenza e ancora una volta quella famosa tempesta che attraverso mi renderà una persona diversa. Murakami ha scritto proprio bene, le tempeste si attraversano ma non si esce mai uguali a prima di entrarci. Sperando di continuare a piacervi, vi segnalo le novità di marzo:

-Spin, di Patricia Cornwell;

-Il regno di rame, di S.A. Chakraborty;

-Prima persona singolare, di Haruki Murakami;

-Le balene mangiano da sole, di Rosario Pellecchia;

-La scelta di Natasa, di Alina Adams;

-Il parigino, di Isabella Hammad;

-La donna orso, di Karolina Ramqvist;

-La nuova terra, di Sebastiano Mauri;

-La famiglia Berg, di Lydia Sandgren;

-Quando tornerò, di Marco Balzano.

Buona lettura ❤

Manu

Spin, di Patricia Cornwell.

Editore: Mondadori
Collana: Omnibus
Anno edizione: 2021
In commercio dal: 02 marzo 2021
Pagine: 348 p., Rilegato

Il nuovo emozionante thriller dell’autrice bestseller Patricia Cornwell regala ai lettori una protagonista indimenticabile, degna erede di Kay Scarpetta, che terrà i lettori incollati alla pagina.In questo nuovo romanzo il capitano Calli Chase è coinvolta in una lotta contro il tempo per sventare un terribile complotto che tiene in bilico il destino dell’umanità. All’indomani del fallimentare lancio di un razzo della NASA, il capitano Calli Chase si ritrova faccia a faccia con la sua gemella scomparsa da tempo, e con l’inquietante interrogativo di chi sia davvero. Adesso che il programma top secret avviato anni prima ha incontrato un ostacolo inaspettato, solo Calli può reindirizzarne il corso e risolvere la situazione. Aiutata da tecnologie all’avanguardia, l’investigatrice scienziata della NASA e pilota della Space Force dovrà a ogni costo scoprire l’anello mancante che lega il sabotaggio del razzo a quello che le sta accadendo. Una ricerca che qualcuno sembra intenzionato a fermare a ogni costo. Dalla NASA alla fattoria della famiglia Chase, dalla Casa Bianca alle lontane orbite spaziali, Calli deve misurarsi con un avversario astuto e spietato. Come in una pericolosa partita a scacchi planetaria, una sola mossa sbagliata rischia di scatenare conseguenze catastrofiche che si estenderanno ben oltre i confini della Terra.

Il regno di rame, di S.A. Chakraborty.

Traduttore: Lia Desotgiu
Editore: Mondadori
Collana: Oscar fantastica
Anno edizione: 2021
Formato: Tascabile
In commercio dal: 02 marzo 2021
Pagine: 648 p., Rilegato

La vita di Nahri è cambiata per sempre nel momento in cui ha accidentalmente evocato Dara, un misterioso jinn. Fuggita dalla sua casa al Cairo, si è ritrovata nell’abbagliante corte reale di Daevabad, immersa nelle cupe conseguenze di una battaglia devastante, e lì ha scoperto di aver bisogno di tutto il suo istinto truffaldino per sopravvivere. Anche se accetta il suo ruolo ereditario, sa di essere intrappolata in una gabbia dorata, controllata da un sovrano che governa dal trono che una volta apparteneva alla sua famiglia: basterà un passo falso per far condannare la sua tribù. Nel frattempo, Ali è stato esiliato per aver osato sfidare suo padre. Braccato dagli assassini, è costretto a fare affidamento sui poteri spaventosi che gli hanno donato i marid. Così facendo, però, minaccia di portare alla luce un terribile segreto che la sua famiglia ha tenuto nascosto a lungo. Intanto, nel desolato nord, si sta sviluppando una minaccia invisibile. È una forza capace di portare una tempesta di fuoco proprio alle porte della città. Un potere che richiede l’intervento di un guerriero combattuto tra un feroce dovere a cui non potrà mai sottrarsi e una pace che teme di non meritare mai.

Prima persona singolare, di Haruki Murakami.

Editore: Einaudi
Collana: Supercoralli
Anno edizione: 2021
In commercio dal: 09 marzo 2021
Pagine: Rilegato

«La “prima persona singolare” di Murakami osserva la vita da un punto preciso, lì dove la realtà deraglia e il particolare si fa universale. Questo libro ci svela che davvero esiste un mondo, un altro mondo, dentro al nostro» – Laura Imai Messina

Se questo libro fosse un disco, magari uno della leggendaria collezione di Murakami, sarebbe un concept album. Otto racconti molto diversi ma uniti dallo stesso «strumento» suonato: la prima persona singolare. Un Murakami davvero inedito, non solo perché sono nuove le storie che racconta. È nuovo il modo in cui si mette in gioco: otto diversi modi di dire «io», per parlare a tutti.

Le balene mangiano da sole, di Rosario Pellecchia.

Editore: Feltrinelli
Collana: I narratori
Anno edizione: 2021
In commercio dal: 04 marzo 2021

Napoletano ventitreenne trapiantato a Milano, Gennaro Di Nola, detto Genny, di professione rider, ha l’abitudine di fare un gioco: indovinare il tipo di persona che gli aprirà la porta in base al cibo che ha ordinato. Quei pochi secondi in cui sbircia nella vita degli altri, fermo sulla soglia della loro casa, sono per lui una tentazione irresistibile, ed è difficile che sbagli a tracciare un profilo. Una sera però, contro ogni pronostico, incontra Luca, dodici anni, capelli a spazzola con un po’ di crestina, maglia del Napoli e un secchio grande di pollo fritto di Crispy World da mangiare da solo. La madre è uscita, il padre non c’è mai stato: è in un posto lontano a nutrire le balene, o almeno così gli hanno detto fin da piccolo. Un’assenza che si riflette nei suoi occhi nerissimi e profondi, in cui Genny intuisce un dolore che in qualche modo li accomuna. Bastano poche battute perché il ragazzino riesca a convincerlo a entrare in casa per guardare la Champions League in tv. Di partita in partita, nasce così un’amicizia tenera e un po’ surreale, inizialmente osteggiata dalla madre di Luca, restia a fidarsi di uno sconosciuto, e poi sempre più stretta. Finché Luca annuncia di voler andare a Napoli con Genny. Sarà insieme una grande avventura e un viaggio nel passato, per poi scoprire di essere a casa.

La scelta di Natasa, di Alina Adams.

Traduttore: Giuseppe Maugeri
Editore: Nord
Collana: Narrativa Nord
Anno edizione: 2021
In commercio dal: 04 marzo 2021
Pagine: 432 p., Brossura

Per Daria, sposare il celebre pianista Edward Gordon significa coronare un sogno e sfuggire finalmente alla miseria del ghetto ebraico. Ma, nella Russia degli anni ’30, in un regime sempre più oppressivo e arbitrario, basta poco per essere additati come nemici del popolo. E infatti una denuncia anonima è sufficiente per far deportare Edward, Daria e le loro figlie. In un attimo, la famiglia passa dal tepore dell’appartamento di Odessa al gelo e alle privazioni di una baracca in Siberia. Obbligati a lavorare anche in pieno inverno, ben presto Edward e le bambine si ammalano. Ed è allora che Daria sceglie. Si rivolge a una persona dal passato ambiguo, che gode di un certo potere all’interno del campo e che accetta di aiutarla, a patto che lei rinunci a quanto ha di più caro… Grazie alla scelta di sua nonna, Nataša non ha mai conosciuto il freddo della Siberia. È nata a Odessa, dove ha avuto la possibilità di studiare, e nel 1970 affronta l’esame per entrare all’università. Ma, sebbene abbia tutti i titoli in regola, non viene ammessa per le sue origini ebraiche. Spinta dalla delusione e dalla rabbia, Nataša entra a far parte di una rete di dissidenti, mettendo così a rischio la sua esistenza e quella dei suoi cari. E quando scoprirà di portare in grembo un bambino, sarà costretta a fare una scelta definitiva… Zoe non è mai stata a Odessa. È cresciuta a New York e le capita di parlare russo solo con nonna Nataša. Tuttavia a volte ha l’impressione di essere prigioniera di tradizioni che non le appartengono e che il suo futuro sia già stato deciso da altri. Però, durante la festa per l’anniversario di matrimonio dei nonni, succede qualcosa che cambia tutto. E allora anche Zoe, seguendo l’esempio delle donne della sua famiglia, troverà la forza di liberarsi del peso del passato e il coraggio di scegliere solo per se stessa.

Il parigino, di Isabella Hammad.

Editore: Einaudi
Collana: Supercoralli
Anno edizione: 2021
In commercio dal: 02 marzo 2021
Pagine: 616 p.

Ottobre 1914. A bordo di una nave che solca il Mediterraneo, Midhat vagheggia la futura vita in Francia. Di quel Paese, cosí lontano dalla sua Nablus in Palestina, non ha che immagini fumose, fantasie ricavate dai libri di scuola. Per volere di suo padre Haj Taher, ricco mercante di tessuti, Midhat frequenterà la facoltà di Medicina di Montpellier; qui sarà ospite di un professore di antropologia, il Docteur Molineu. Quando giunge nella città occitana, seppur pieno di aspettative, Midhat non può sapere che ad attenderlo c’è l’amore. Presto, infatti, incontra una giovane francese e, fin dai primi istanti, prova per lei un’attrazione speciale. Durante i mesi successivi, però, Midhat non riesce a capire se la confidenza dell’amata sia l’espressione di un sentimento ricambiato o piuttosto della rilassatezza dei costumi occidentali. Se dopo qualche tempo la possibilità di un avvenire insieme sembra finalmente a portata di mano, in seguito una terribile scoperta spinge Midhat, furioso e indignato, a lasciare Montpellier con il primo treno per Parigi. Nella capitale la sua vita cambia radicalmente: smette di studiare Medicina, frequenta i salotti dei suoi connazionali, tra discussioni filosofiche e commenti sulle crescenti tensioni in patria, e conosce molte donne, godendo appieno della libertà parigina. Ma la realtà torna a cercarlo quando, qualche anno dopo, rientra in Palestina e suo padre gli impone di rimanere. Per l’elegante, romantico, sognatore Midhat, ormai noto a tutti come il Parigino, riadattarsi a Nablus, integrarsi in quella comunità chiusa che lo considera uno straniero, è difficile quanto lo era stato acclimatarsi in Francia. Tanto piú che ora nuove responsabilità lo costringono a rinunciare per sempre alle speranze della sua giovinezza. Ma un giorno quel passato mitizzato abbandona i ricordi per tornare alla luce e rivelare una dolceamara verità. Attraverso le vicende di Midhat, personaggio ispirato alla figura del suo bisnonno, Isabella Hammad ripercorre gli eventi che hanno segnato la Palestina all’inizio del secolo scorso in questo incredibile romanzo d’esordio che ha il respiro della Storia, il fascino della saga familiare, l’intensità delle grandi storie d’amore.

La donna orso, di Karolina Ramqvist.

Editore: Mondadori
Collana: Scrittori italiani e stranieri
Anno edizione: 2021
In commercio dal: 02 marzo 2021
Pagine: 264 p., Rilegato

Un romanzo sorprendente che prende le mosse dalla morte e dall’oscurità, ma che in realtà finisce per raccontarci la vita nei suoi momenti più brucianti.

Due donne, separate dai secoli, lottano per sopravvivereIl 16 aprile 1542, una giovane nobildonna francese di nome Marguerite de la Rocque si imbarca assieme al suo tutore Jean-François Roberval su una delle prime spedizioni coloniali nel Nuovo Mondo. A causa di uno scandalo sessuale a bordo della nave, viene abbandonata per punizione insieme al suo amante e a una domestica su un’isola desolata e deserta al largo della costa canadese. Marguerite è incinta e si trova all’improvviso in balia di animali selvaggi e di una natura inclemente. Incredibilmente, contro ogni previsione, a costo di prove durissime, Marguerite riuscirà a sopravvivere a questa esperienza terribile. Secoli dopo, un’autrice contemporanea – madre di tre bambini, a sua volta alle prese con un inverno rigidissimo e un clima culturale ancor più gelido – si imbatte in alcuni testi che raccontano questa storia. In breve, la “donna orso” diventa per lei un’ossessione e, a poco a poco, la sua vita finisce per intrecciarsi con quella di Marguerite. Karolina Ramqvist ha saputo creare un delicato equilibrio tra saggistico, autobiografico e immaginario, dando vita a un romanzo storico che non è come gli altri romanzi storici, e nel quale la protagonista centrale è l’autrice stessa e il suo rapporto appassionato con l’inafferrabile e straordinaria Marguerite de la Rocque. La donna orso non è solo una storia di sopravvivenza, ma anche una potente meditazione sulla femminilità e sull’atto di scrivere che trascende i secoli, una narrazione affascinante e complessa sulla vita, la morte, il corpo, l’anima, la femminilità, il potere, il denaro, il passato e il presente, la genitorialità, la verità, le bugie e il modo in cui la scrittura si lega al racconto della verità.

La nuova terra, di Sebastiano Mauri.

Editore: Guanda
Collana: Narratori della Fenice
Anno edizione: 2021
In commercio dal: 04 marzo 2021
Pagine: 416 p., Brossura

In viaggio dentro la mente e il proprio corpo, grazie alla comunione con spiriti di animali e sorprendenti dialoghi con una voce interiore che stravolge ogni sua certezza, Leone approderà alla battaglia più dura, quella contro se stesso e i demoni che da sempre combatte.

Leone arriva nel cuore dell’Amazzonia convinto dalla cugina Nur, alla quale non sa dire di no. Superate le sue resistenze e il suo ironico scetticismo, scivola presto in un mondo fuori dal tempo, dove si curano le persone con l’ayahuasca. Questo decotto psicotropo, dai numerosi effetti terapeutici, è consumato in cerimonie accompagnate dai canti sacri della foresta. In viaggio dentro la mente e il proprio corpo, grazie alla comunione con spiriti di animali e sorprendenti dialoghi con una voce interiore che stravolge ogni sua certezza, Leone approderà alla battaglia più dura, quella contro se stesso e i demoni che da sempre combatte. Rimetterà in discussione tutto: il suo lavoro di autore televisivo, la sua relazione inceppata in un’impasse, l’identità costruita intorno a una mascolinità tossica e le stanche convinzioni della nostra società che, di fronte a una catastrofe climatica annunciata, sceglie di proseguire ciecamente verso l’autodistruzione. L’esperienza sciamanica, titubante e spesso, suo malgrado, comica, spingerà Leone a toccare il fondo prima di risollevarsi. Il coraggio di guardare in faccia la realtà gli insegnerà a vedere in modo radicalmente nuovo la sua natura e la Natura.

La famiglia Berg, di Lydia Sandgren.

Editore: Mondadori
Collana: Scrittori italiani e stranieri
Anno edizione: 2021
In commercio dal: 09 marzo 2021
Pagine: 816 p., Rilegato

La famiglia Berg è una saga nata dalla penna di una nuova stella della narrativa svedese, un grande romanzo europeo che attraversa due generazioni, ricco di personaggi i cui percorsi si intrecciano in tempi diversi nella Göteborg di oggi e di ieri, nel mondo dell’arte e dell’editoria. Leggerlo è come entrare in un grande edificio disposto su piani differenti, con una miriade di stanze e porte da aprire e dove sbirciare, un piccolo mondo che non smette mai di incantare.Alla soglia dei cinquant’anni Martin Berg vive un periodo di profondo smarrimento. È il proprietario e l’editore di una piccola casa editrice indipendente di Göteborg, che sta soffrendo la crisi dell’industria del libro. Diversi anni prima, la moglie di Martin, Cecilia, è sparita all’improvviso dalla vita sua e dei loro figli, senza lasciare alcuna traccia e creando un vuoto enorme. Ora, raggiunta la mezza età e guardandosi indietro, Martin comincia a fare un bilancio. Riflettendo sulla sua vita e sulle scelte del passato, sulle possibilità mancate e su cosa avrebbe potuto essere, si immerge nei ricordi e racconta la Svezia degli anni Settanta e Ottanta, rivivendo i periodi di angoscia adolescenziale, le intense amicizie, le relazioni perse e ritrovate. Ripercorre la stretta amicizia con lo straordinario artista Gustav Becker, l’amore appassionato per la moglie scomparsa, i due figli e, non per ultimo, il manoscritto incompleto che sta scrivendo da sempre e che sembra farsi beffe di lui e dei suoi sogni giovanili. Contemporaneamente Rakel, la figlia ventenne di Martin e Cecilia, si sente fuori posto e irrequieta in una Göteborg che le va stretta. La città si sta preparando per una retrospettiva dell’opera del celebre pittore Gustav Becker e, ovunque la ragazza si giri, vede l’immagine di sua madre, l’enigmatica Cecilia, la musa del geniale artista, riprodotta sui poster della mostra. Rakel vuole capire che cosa sia realmente successo e si rivolge ai vecchi amici della donna cercando risposte. Quando trova un possibile indizio del destino di Cecilia in un manoscritto, il suo mondo cambia per sempre.

Quando tornerò, di Marco Balzano.

Editore: Einaudi
Collana: Supercoralli
Anno edizione: 2021
In commercio dal: 09 marzo 2021
Pagine: 208 p., Rilegato

Questa è la storia di chi parte e di chi resta. Di una madre che va a prendersi cura degli altri, dei suoi figli che rimangono a casa ad aspettarla covando ambizioni, rabbie, attese. E un’incontenibile voglia di andarsene lontano. Dopo il grande successo di Resto qui , Marco Balzano torna con un racconto profondo e tesissimo di destini che ci riguardano da vicino, ma che spesso preferiamo non vedere. Un romanzo che va dritto al cuore, mostrando senza mai giudicare la forza dei legami e le conseguenze delle nostre scelte.

Se non capisci tua madre, è perché ti ha permesso di diventare una donna diversa da lei.

Daniela ha un marito sfaccendato, due figli adolescenti e un lavoro sempre piú precario. Una notte fugge di casa come una ladra, alla ricerca di qualcosa che possa raddrizzare l’esistenza delle persone che ama – e magari anche la sua. L’unica maniera è lasciare la Romania per raggiungere l’Italia, un posto pieno di promesse dove i sogni sembrano piú vicini. Si trasferisce cosí a Milano a fare di volta in volta la badante, la baby-sitter, l’infermiera. Dovrebbe restare via poco tempo, solo per racimolare un po’ di soldi, invece pian piano la sua vita si sdoppia e i ritorni si fanno sempre piú rari. Quando le accade di rimettere piede nella sua vecchia casa di campagna, si rende conto che i figli sono ostili, il marito ancora piú distante. E le occhiate ricevute ogni volta che riparte diventano ben presto cicatrici. Un giorno la raggiunge a Milano una telefonata, quella che nessuno vorrebbe mai ricevere: suo figlio Manuel ha avuto un incidente. Tornata in Romania, Daniela siederà accanto al ragazzo addormentato trascorrendo ostinatamente i suoi giorni a raccontargli di quando erano lontani, nella speranza che lui si svegli. Con una domanda sempre in testa: una madre che è stata tanto tempo lontana può ancora dirsi madre? A narrare questa storia sono Manuel, Daniela e Angelica, la figlia piú grande. Tre voci per un’unica vicenda: quella di una famiglia esplosa, in cui ciascuno si rende conto che ricomporre il mosaico degli affetti, una volta che le tessere si sono sparpagliate, è la cosa piú difficile. Dopo L’ultimo arrivato e Resto qui, Marco Balzano torna a raccontare con sguardo lucido e insieme partecipe quelle vite segnate che, se non ci fosse qualcuno a raccoglierle, resterebbero impigliate nel silenzio.

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