La mia vita ha preso una piega sotto certi aspetti insoliti, a volte non capisco quale sia stata la mia evoluzione, mi faccio continuamente esami di coscienza, cerco di non essere mancante nei confronti di chi ha bisogno di me. Ma, quando la sera la mia piccola Ele si addormenta, io mi trovo davanti a un bivio: finire letteralmente le mie energie per dedicarmi alla cura della casa, oppure leggere e in questo modo sono abituata a prendermi cura di me.
Avevo bisogno di delicatezza, non volevo sentirmi stravolta da storie particolarmente intense o per cui provassi una particolare empatia. La mia scelta non poteva che ricadere su Banana Yoshimoto e sul suo Honeymoon, non mi delude mai.
Vi riporto la trama:

Editore: Feltrinelli
Collana: I canguri
Edizione: 4
Anno edizione: 2000
In commercio dal: 3 aprile 2000
Pagine: 112 p.
Manaka, ventitré anni, è cresciuta in una casa circondata da un grande giardino, a pochi passi dalla casa di Hiroshi che, dopo essere stato il compagno di giochi dell’infanzia e l’amico intimo dell’adolescenza, è diventato suo marito. La loro vita sembra procedere senza scosse fino alla morte del nonno di Hiroshi con cui il ragazzo ha sempre vissuto, dopo essere stato lasciato da entrambi i genitori che avevano deciso di far parte di una setta religiosa in America. Nel mettere a posto la casa del nonno, emergono particolari che gettano una luce sinistra sullo spirito della setta e che spiegano le angosce da cui Hiroshi è talvolta sovrastato.
Honeymoon è la storia di un matrimonio, la storia di due persone che si conoscono da sempre ma che si ritrovano sempre a scoprire aspetti nuovi, sconosciuti. Manaka e Hiroshi sono vicini di casa, compagni di gioco, amici e poi diventano marito e moglie, ma un evento traumatico scuote le loro vite: la morte del nonno di Hiroshi. A partire da questo momento emergeranno dettagli leggermente macabri sul passato della famiglia di Hiroshi; sua moglie Manaka farà di tutto per riportarlo alla luce, persino fare una seconda luna di miele.
E’ curioso come Banana Yoshimoto riesca a guardare la realtà, la quotidianità con la lente di ingrandimento, mettendo l’accento ogni volta su aspetti che sembrano insignificanti. Manaka è molto ingenua e ama il contatto con la natura, mentre suo marito ha un carattere molto introverso ed è a conoscenza di alcuni segreti riguardanti la sua famiglia, questi segreti gli impediranno di continuare a vivere senza paura o angoscia. Per fortuna sua moglie è una presenza molto positiva, cerca di riportare alla luce un marito tenebroso e insicuro, continuando ad amarlo e a guardarlo come se fosse sempre la prima volta.
Questa dev’essere la chiave di un matrimonio che funziona, il segreto forse sta nella capacità di rinnovare lo sguardo e guardare tutto con occhi sempre nuovi… Chapeau.
Manu