“Mi sono ricreduto ma continuando a credere di avere ragione”: Confidenza, di Domenico Starnone.

Ricorderò sempre la giornata di ieri per diversi motivi, tipo perché è la prima volta che sono tornata in Puglia senza mia figlia, perché le ho fatto vivere la sua routine senza di me, e mi sono accorta di aver fatto un buon lavoro per la sua capacità di adattarsi e di saper stare anche senza me. È stato doloroso ma vuol dire che continua il suo percorso di crescita.

Anche io sento di non avere ancora smesso di lavorare su me stessa, di crescere, di vivere il cambiamento accettandolo con la massima serenità possibile. Per farmi compagnia in queste ore di viaggio e di solitudine ho portato con un me un libro che mi ha emozionato, ho provato delle sensazioni nuove difficili da descrivere, ma ci proverò ugualmente.

Confidenza, di Domenico Starnone, é stato un gradito e inaspettato regalo per Natale. Il mio entusiasmo era alle stelle e ho ancora una volta modificato i miei programmi di lettura, a riprova che l’istinto non sbaglia mai. In Confidenza si legge di come ci si senta più legati da un ricordo che da una vita in due, può lo scambio reciproco di un segreto legare per sempre due persone?

Vi riporto la trama:

Editore: Einaudi

Collana: Supercoralli

Anno edizione: 2019

In commercio dal: 19 novembre 2019

Pagine: 152 p., Rilegato
Pietro vive con Teresa un amore tempestoso. Dopo l’ennesimo litigio, a lei viene un’idea: raccontami qualcosa che non hai mai detto a nessuno – gli propone –, raccontami la cosa di cui ti vergogni di piú, e io farò altrettanto. Cosí rimarremo uniti per sempre. Si lasceranno, naturalmente, poco dopo. Ma una relazione finita è spesso la miccia per quella successiva, soprattutto per chi ha bisogno di conferme. Cosí, quando Pietro incontra Nadia, s’innamora all’istante della sua ritrosia, della sua morbidezza dopo tanti spigoli. Pochi giorni prima delle nozze, però, Teresa magicamente ricompare. E con lei l’ombra di quello che si sono confessati a vicenda, quasi un avvertimento: «Attento a te». Da quel momento in poi la confidenza che si sono scambiati lo seguirà minacciosa: la buona volontà poggia sulla cattiva coscienza, e Pietro non potrà mai piú dimenticarlo. Anche perché Teresa si riaffaccia sempre, puntualmente, davanti a ogni bivio esistenziale. O è lui che continua a cercarla? Dopo il successo internazionale di Lacci e Scherzetto , Domenico Starnone aggiunge una pagina potente al suo lavoro di scavo sull’ambivalenza delle persone e delle relazioni. Con uno sguardo insieme complice e distaccato, e la leggerezza lancinante che possiedono soltanto le grandi narrazioni, ci racconta di un uomo inadeguato a se stesso e alle proprie ambizioni. Ma in realtà ci racconta di noi, di quanto sismico sia il terreno su cui si regge la costruzione della nostra identità.

Confidenza è un romanzo diviso in tre racconti collegati tra loro, offrendo tre punti di vista diversi di una storia che si è sempre trovata nel limbo dell’amore non vissuto e dall’altro lato la vita coniugale. Le due donne sono completamente diverse, ma entrambe rappresentano il fulcro della vita di Pietro Vella: Teresa e Nadia.

Nella vita, prima o poi, ci si ritrova a essere Teresa o Nadia: la prima è la custode di un segreto, la seconda è la moglie e madre dei suoi figli. Le due donne mi hanno fatto capire che la vera intimità si costruisce con il dialogo, non con i rapporti fisici. Questi infatti, sono gli unici momenti in cui Nadia si mostra affettuosa con il marito, quelli in cui intende avere rapporti con scopi puramente riproduttivi. Teresa invece, era perfetta per Pietro e nonostante lo scambio di segreti, un litigio li ha separati fisicamente, ma li ha resi uniti da una sorte di “matrimonio etico”.

Pietro Vella è un uomo straordinario, quasi mitologico, un marito fedele e un padre presente ma Nadia e incontentabile. Non ho avuto molta simpatia per lei, la sua anaffettivitá ed eccessiva razionalità non mi hanno entusiasmato, anzi… Ho capito che era semplicemente un’ingrata per tutte le gioie che la vita le aveva riservato: il lavoro, tre figli, un marito premuroso, però ha sempre vissuto il suo matrimonio con l’ombra di Teresa dietro le spalle.

Inoltre, rappresenta la dualità dei rapporti, la difficoltà di scegliere tra due donne diverse, la voglia di trasgredire con la paura delle conseguenze, l’ambizione unita alla concretezza. Nonostante tutto questo, lui si sente sempre inadeguato e fuori dallo schema che lui disegna. È così difficile seguire uno schema, credere che per tutta la vita sia giusto, ignorando le cose che cambiano al di fuori del nostro controllo. Domenico Starnone e’ stato una vera rivelazione per me, e mi chiedo come mai io lo abbia scoperto solo adesso. Dovrò rimediare…

Manu

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