Il mio bioritmo ha subito una leggera inflessione, sto lentamente staccando la presa dalla mia routine per riacquisire quelli che erano i miei rituali quando vivevo ancora a “casa”. Mi sto concedendo tante passeggiate al mare, mi godo i tramonti, respiro a pieni polmoni gli odori del vino novello che si sta producendo e mi riempio gli occhi dei paesaggi che vedevo ogni giorno della mia vita. Sono un’inguaribile nostalgica, credo sia abbastanza palese, ma ritornare a percorrere gli stessi passi che facevo fino a sei anni fa è una vera e propria necessità per ricordare chi sono e da dove vengo. Solo chi vive lontano da casa può capirmi… Soprattutto poi, se casa tua é un paradiso terrestre come la mia Puglia.
Con leggero ritardo (perdonate l’eufemismo) vi aggiorno sulle uscite editoriali di questa settimana. Vi anticipo che da qui alla fine del mese, le proposte editoriali saranno una vera tentazione…
Buona lettura ❤
Tutti giù per aria, di Rosella Postorino.
Illustratore: Alessandra Cimatoribus
Editore: Salani
Collana: Fuori collana
Anno edizione: 2019
In commercio dal: 7 ottobre 2019
Pagine: 144 p., Rilegato
Età di lettura: Da 8 anni
Tina non sa cosa le è saltato in mente quel pomeriggio, quando ha accettato di giocare a pallavolo con i compagni. Di solito fa solo le cose che sa fare bene, perché ha sempre paura di sbagliare. Gli altri bambini la chiamano ‘perfettina’ e non la trovano molto divertente: la perfezione non ha mai fatto ridere nessuno! La palla cadrà nel fume, Tina per riprenderla precipiterà giù da una cascata e da qui tutto avrà inizio. Recuperata da un’enorme signora-mongolfera, viene portata in volo fino a uno strano paese, pieno di personaggi strampalati, quel giorno in festa per la Fiera degli Scarti e l’annuale Caccia al Tesoro. Chi arriverà primo? Ma soprattutto, cosa vinceranno gli altri? Perché, quando si gioca insieme, nessuno perde mai. Il brillante esordio nella narrativa per ragazzi della vincitrice del Premio Campiello 2018 è una grande avventura senza tempo che insegna ad accogliere la diversità come un’inattesa ricchezza.
Company Parade, di Margaret Storm Jameson.
Traduttore: Velia Februari
Editore: Fazi
Collana: Le strade
Anno edizione: 2019
In commercio dal: 3 ottobre 2019
Pagine: 403 p., Brossura
Nel 1918 la giovane Hervey Russell si trasferisce a Londra lasciandosi alle spalle il marito, ufficiale di terra dell’Air Force impiegato a Canterbury, e il figlio piccolo, che viene affidato alle cure di una nutrice. Hervey è forte e vulnerabile al tempo stesso, a muoverla è la voglia di affermarsi, ma anche il desiderio di dare al figlio le migliori condizioni di vita. Viene assunta come assistente copywriter presso un’agenzia pubblicitaria, dove lavora per David Renn, solitario e disilluso veterano di guerra; ha due amici storici, Philip e T.S., due ex soldati che hanno in mente di dare vita a un nuovo giornale; Philip è innamorato dell’amica mentre T.S. è sposato con Evelyn Lamb, direttrice e editor del «London Review». Mentre scopre la vivace scena culturale londinese, popolata da scrittori presuntuosi, intellettuali salottieri e spregiudicati uomini d’affari, Hervey è tormentata dalle sue vicende sentimentali. Il rapporto con il marito Penn non è affatto semplice: Hervey non è più innamorata di lui e ha una relazione con “l’americano”. Dal canto suo, anche Penn tradisce la moglie con la giovane Len Hammond, e la scoperta da parte di Hervey della relazione del marito accresce i problemi nella coppia. Il mondo va avanti, ma la guerra ha lasciato un segno indelebile nelle vite di tutti e ognuno, guardandosi dentro, non può fare a meno di scontrarsi con un grande buio.
La fabbrica delle bambole, di Elizabeth Macneal.
Traduttore: Giovanna Scocchera
Editore: Einaudi
Collana: Supercoralli
Anno edizione: 2019
In commercio dal: 8 ottobre 2019
Pagine: 400 p., Rilegato
Una giovane donna che aspira a un futuro da artista. Un pittore preraffaellita in cerca di una nuova musa. Un sinistro tassidermista convinto di poter rendere immortale ciò che è unico. Alla Grande Esposizione di Londra del 1851 i loro destini si incontrano e cambiano per sempre. «Un racconto d’amore, arte e ossessione magnificamente evocativo». Giorno dopo giorno Iris Whittle siede nell’umido emporio di bambole di Mrs Salter e, china sui visi di porcellana in lavorazione, dipinge schiere di boccucce e occhietti tutti uguali. Ma la notte esce di soppiatto dal letto, scende in cantina, tira fuori colori e pennelli e riversa sulla carta la sua passione per la pittura. La tecnica è primitiva, certo, la famiglia e la società contrarie, e perfino la sua gemella Rose, un tempo sua complice ma ora esacerbata da un male che l’ha deturpata per sempre, le è ostile. E c’è quel leggero difetto della spalla a consigliarle di cercarsi un buon marito e accontentarsi di quel che ha. Ma lo spirito di Iris è indomito, la sua vocazione prepotente e, quanto alla presenza femminile nell’arte pittorica, non esiste forse il precedente di Lizzie Siddal, pittrice oltre che modella di John Everett Millais e Dante Gabriel Rossetti, esponenti di quella cosiddetta «Confraternita dei Preraffaelliti» che fa tanto parlare di sé? Quando Louis Frost, un altro membro della stessa cerchia, le chiede di posare per lui, Iris, in spregio a ogni convenzione del decoro vittoriano, accetta, ma solo in cambio di lezioni private di pittura. Per lei si aprono nuovi orizzonti: la libertà per sé e quelli che ama, da sua sorella Rose al generoso monello di strada Albie, l’arte, l’amore, molti incontri importanti, alcuni insospettati. Passeggiando in quella tumultuosa fucina di novità che è il cantiere per la Grande Esposizione di Hyde Park, la sua figura singolare cattura lo sguardo di un passante fra i molti. È Silas Reed, tassidermista di poco conto e grande ambizione, con un morboso attaccamento per le cose morte e una curiosa predilezione per ciò che è imperfetto.
Assolutamente musica, di Haruki Murakami e Ozawa Seiji.
Traduttore: Antonietta Pastore
Editore: Einaudi
Collana: Frontiere Einaudi
Anno edizione: 2019
In commercio dal: 8 ottobre 2019
Pagine: 312 p.
Come in una sonata a quattro mani, i due artisti intessono un dialogo sulla musica, la sua storia, i suoi protagonisti, il significato che assume nelle nostre vite. Insieme ascoltano e analizzano, scompongono, confrontano, si emozionano. Insieme, danno voce a un amore, quello per la musica, assoluto. Il ritmo è una successione di forme di movimento, di suoni e di pause, di luce e di buio, di frenesia e di quiete. Il ritmo è un concetto che accomuna i libri e la musica: i romanzi piú belli ne hanno sempre uno, e leggerli è piacevole quanto ascoltare una canzone a occhi chiusi. «Se in un testo non c’è ritmo, nessuno lo leggerà», afferma Murakami Haruki, che ha imparato a scrivere ascoltando musica. La sua passione è nota a tutti i lettori: non solo i suoi romanzi sono percorsi da una costante colonna sonora formata dalle canzoni che ascoltano i personaggi, o in cui si imbattono per caso, ma l’autore giapponese ha anche gestito un jazz club a Tōkyō, il famoso Peter Cat. E può vantare un amico d’eccezione: il grande maestro Ozawa Seiji, che ha diretto le orchestre piú importanti del mondo, tra cui la Boston Symphony Orchestra per ventinove anni, dal 1973 al 2002. Uniti da una sincera amicizia e spinti dal profondo amore per la musica, l’appassionato e il professionista hanno deciso di scrivere insieme Assolutamente musica : sei conversazioni e quattro interludi che spaziano da Beethoven ai collezionisti maniacali di dischi, da Brahms al rapporto tra musica e scrittura, da Mahler al blues, fino alla formazione dei giovani musicisti piú talentuosi. Murakami e Ozawa ci raccontano la loro passione attraverso questa insolita guida all’ascolto, capace di farci rivivere l’armonia di un pomeriggio tra amici che parlano di ricordi. E capace di farci emozionare. «Una raccolta di dialoghi tra due artisti appassionati: lo scrittore immerso nella musica, nella vita e nei romanzi e il talentuoso maestro d’orchestra. Queste pagine compongono una melodia incantevole».
La forza di essere migliori, di Vito Mancuso.
Editore: Garzanti
Collana: Saggi
Anno edizione: 2019
In commercio dal: 14 ottobre 2019
Pagine: 368 p., Rilegato
Viviamo secondo un modello di sviluppo che adora gli oggetti, non la lettura, la cultura, la partecipazione sociale e politica. Consumiamo, inquiniamo, ma così devastiamo noi stessi e il nostro pianeta. Essere migliori è diventato quindi un’urgenza, e il lavoro etico e spirituale una necessità non rimandabile. Ma come far nascere, in noi, il desiderio di praticare il bene? Dove trovare una motivazione che sappia liberarci dalle catene dell’effimero/della società, una forza motrice che dia impulso al nostro costante bisogno di guarigione e al nostro infinito desiderio di bellezza? Riscoprendo le nostre radici che affondano nella cultura classica e nella tradizione cristiana Vito Mancuso ci accompagna in viaggio lungo il sentiero delle quattro virtù cardinali, e offre una nuova prospettiva di senso per le nostre vite in balìa dei tumultuosi venti dell’esistenza. Perché solo colui che non cerca più di vincere e di prevalere, ma recupera il senso profondo dell’essere forte, saggio e temperante, può infine essere giusto, e fiorire in armonia con il mondo.
La regina imperatrice, di Antonio Caprarica.
Editore: Sperling & Kupfer
Collana: Varia
Anno edizione: 2019
In commercio dal: 15 ottobre 2019
Pagine: Rilegato
La capitale inglese ribolle di scontento e sedizione. Sono passati trentatré anni da quando Victoria è salita al trono, nel tripudio popolare, il 20 giugno 1837: una diciottenne non bella, così piccola e rotondetta, gli occhi blu un po’ sporgenti, ma vivace, intelligente e con modi accattivanti. E soprattutto, un temperamento volitivo. Le doti che, insieme al sostegno dell’adorato marito Albert, ne hanno fatto a lungo una sovrana ammirata. Chi la riconoscerebbe oggi nella tozza dama infagottata negli abiti neri del lutto, che dalla morte di Albert vive ritirata sull’isola di Wight o in Scozia, e si rifiuta ostinatamente di mostrarsi al suo popolo e di presenziare alle cerimonie nella capitale? Così, mentre il figlio ed erede Bertie consuma le notti al tavolo del baccarat o nel letto della demi-mondaine di turno, il prestigio della Corona affonda e il trono vacilla sotto i colpi dei repubblicani. Sarà questo l’epilogo di un regno iniziato magnificamente? In un romanzo di grande respiro, dove trovano spazio scandali e passioni erotiche, i fasti delle dimore nobiliari londinesi e le sanguinose lotte dei comunardi parigini, le trame di Corte e gli intrighi dei politici – Melbourne, Gladstone, Disraeli – che hanno fatto la storia britannica, Antonio Caprarica compone attorno al complesso personaggio di Victoria l’affresco di un’epoca. Con l’aiuto di un’ambientazione accuratissima e di una scrittura brillante, mette in scena l’eccitazione di serate scintillanti e banchetti sontuosi, le ricchezze dissipate dai cortigiani e la miseria abietta degli slum e, sopra tutto ciò, la determinazione di una donna capace di risollevarsi a ogni caduta, di sfidare pregiudizi e critiche, di fare del proprio Paese una potenza coloniale, e di conquistare infine la corona di imperatrice.
Gli inganni di Pandora, di Eva Cantarella.
Editore: Feltrinelli
Collana: Varia
Anno edizione: 2019
In commercio dal: 3 ottobre 2019
Pagine: 85 p., Brossura
Siamo abituati a pensare ai greci come alla culla della nostra civiltà: a loro dobbiamo l’idea di democrazia, la storiografia, la filosofia, la scienza e il teatro. Eppure di questa eredità fa parte anche il modo in cui consideriamo il rapporto tra i generi: un lascito che ha superato i secoli e i millenni con tracce che continuano a pesare sulle nostre vite come macigni. Nella nostra storia antica c’è stato un momento in cui la differenza tra il genere maschile e quello femminile si è trasformata nell’idea che le donne siano inferiori agli uomini e quindi in una serie di inevitabili, pesanti discriminazioni. Tutto comincia con un mito. Esiodo racconta la nascita della prima donna, mandata da Zeus sulla terra per punire gli umani della colpa commessa da Prometeo: rubare il fuoco agli dei per donarlo agli uomini, riducendo così la distanza che li separava dagli immortali. Pandora è “un male così bello” da essere un “inganno al quale non si sfugge”. Rappresenta un’alterità incomprensibile agli uomini, tanto misteriosa da essere paragonabile solo alla morte. Da lei, dice Esiodo, discende “il genere maledetto, la tribù delle donne”. Eva Cantarella illumina alcuni momenti di una vicenda lunghissima, che dal mito giunge ai medici e ai filosofi che hanno fondato il pensiero occidentale. Attraverso le voci di Parmenide, Ippocrate, Platone e Aristotele vediamo come la differenza di genere viene costruita e codificata, fino a diventare un pilastro dell’ordine sociale e della cultura giuridica greca. Scopriamo l’origine delle convenzioni sociali, delle teorie filosofiche e delle pratiche giuridiche che oggi ripropongono visioni ‘essenzialiste’ delle diverse identità personali”. Conosciamo una parte molto antica di noi stessi e facciamo esperienza di un passato da cui finalmente possiamo prendere le distanze per realizzare il nostro futuro.