Il magico potere del riordino, di Marie Kondo.

Quello che realmente mi viene difficile, che trova in me la più totale incomprensione e sconcerto è il mettere ordine: ne sono totalmente incapace. Quando la mia amica Francesca viene a trovarmi a casa, noto in lei uno sguardo spaesato, poi mi guarda e ritorna e guardarsi intorno… Giusto due giorni fa, mi ha dato un libro da leggere il cui titolo è: Il magico potere del riordino, di Marie Kondo. Non ho preso questa segnalazione come casuale, infatti, proprio Francesca è un modello di ordine e organizzazione: tiene una lista di cose da fare, letture da portare a termine, tiene nota di tutte le scadenze, mi ricorda quando ho qualcosa da fare e quando abbiamo un appuntamento è impossibile arrivare in ritardo perché lei fa da sveglia umana.

Quando ho iniziato a leggere il libro mi sono sentita “diversa”, ho capito che io non ero niente di tutto quello che stavo leggendo: non sono organizzata, non metto in ordine tutto quello che ho in casa, o almeno non in modo così metodico; ma sopratutto, non ho l’esigenza di mettere ordine. Da quando ho memoria, mi sono sempre sentita criticare per il mio disordine, spesso ero anche in punizione per questo motivo da ragazzina: per mio padre era intollerabile che io non avessi uno schema per ordinare i miei oggetti personali. Da adulta non è cambiato poi molto, ma il mio passato da commessa ogni tanto si rifà vivo: quando sono davvero nervosa io sistemo gli armadi e i cassetti, rigorosamente in ordine per capo e in ordine cromatico. Dunque, non sono poi così lontana da questo mondo…

Ecco di cosa tratta questo libro di Marie Kondo:

Il caos degli oggetti inutili soffoca non solo le nostre case, ma anche le nostre anime. Marie Kondo invita a liberarci di tutto ciò che non ci ispira emozione, perché solo circondandoci di cose che ci danno gioia potremo essere felici. La vita vera comincia dopo aver riordinato. Nel libro che l’ha resa una star, la giapponese Marie Kondo ha messo a punto un metodo che garantisce l’ordine e l’organizzazione degli spazi domestici… e insieme la serenità, perché nella filosofia zen il riordino fisico è un rito che produce incommensurabili vantaggi spirituali: aumenta la fiducia in sé stessi, libera la mente, solleva dall’attaccamento al passato, valorizza le cose preziose, induce a fare meno acquisti inutili. Rimanere nel caos significa invece voler allontanare il momento dell’introspezione e della conoscenza.

Marie Kondo è una consulente e scrittrice giapponese. 
Persegue la disciplina del riordino da quando aveva cinque anni: da piccola, leggeva riviste di economia domestica, e amava davvero pulire la casa e riordinare le stanze. Dal secondo anno di college comincia a dedicarsi con rigore scientifico alla passione per il riordino: di questi anni è la teorizzazione del “Metodo KonMari”, che insegna nei corsi che tiene nel suo paese d’origine. 
A circa trent’anni, Marie Kondo pubblica in Italia Il magico potere del riordino. Il metodo giapponese che trasforma i vostri spazi e la vostra vita (Vallardi, 2014) i cui diritti sono stati venduti anche in Corea e negli Stati Uniti.  
«Il caos è il peggior nemico dell’introspezione e della conoscenza» è il motto della giovane Marie, che coniuga la filosofia zen e l’utilità pratica nel suo nuovo metodo.
Nel 2016 pubblica, sempre con Vallardi, 96 lezioni di felicità.
Vive a Tokyo con il marito e la figlia. 

Non contenta dell’ansia che mi stavo autoinfliggendo, ho deciso di accompagnare la lettura alla visione della serie tv disponibile su Netflix: dopo un quarto d’ora ho spento tutto, per me era troppo. Mettere ordine sicuramente è una necessità e aiuta ad avere le idee più chiare, non per niente tendo a farlo quando nella mia testa regna il caos. Oggi, infatti, ho deciso di spolverare tutti i miei libri e sistemarli con criterio: li ho divisi per casa editrice e tipologia di stampa, separando le rilegature rigide da quelle morbide.

Quello che realmente mi ha colpito di questo libro è come venga insegnato a non affezionarsi agli oggetti, a farne a meno nonostante sembra che ci servano. Questo principio è esteso a tutto: libri, vestiti, oggetti di uso quotidiano. Addirittura, nel suo metodo di riordino, Marie Kondo suggerisce di gettare un oggetto al giorno che non venga utilizzato con costanza o che non ci renda felici.

Non bisogna sottovalutare che l’autrice sia giapponese, che gli spazi siano concepiti in maniera diametralmente opposta rispetto alla società occidentale, ma sopratutto le differenze culturali sulla concezione dei regali e del cultura di accantonamento che ci contraddistingue. Sicuramente è affascinante leggere di come sia possibile riordinare gli spazi seguendo delle regole ben precise, ma io sono una disordinata cronica e l’effetto boomerang è dietro l’angolo!

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